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Franca Rosso da Franca Rosso pubblicato il 3 Maggio 2012 alle 15:30
[COLOR=darkblue][SIZE=3]A PROPOSITO DI TURISMO[/SIZE] [/COLOR] Essendo stata chiamata in causa, desidero rispondere al blogger del messaggio 41371, ribadendo quanto già affermato nell’intervista rilasciata a Tenews. Sono fermamente convinta che l’Elba e i nostri operatori turistico-commerciali possano fare qualcosa di meglio, anche perché la crescita professionale dovrebbe essere una prerogativa costante di ogni lavoratore, in qualsiasi ambito esso operi ed a qualsiasi livello, sia esso dipendente ed ancor più se è un imprenditore. D’altro canto non mi sento di smentire il fatto che purtroppo sulla nostra isola esiste ancora qualche operatore del tipo “ignorante che non dà il buongiorno e la buonasera”, che non vuol capire che la gentilezza verso il cliente è un atto dovuto e non costa nulla, oppure che tratta male gli ospiti con una scadente qualità del servizio. E’ questa una faccenda che mi sta molto a cuore, insieme alla convinzione che per raccogliere si deve saper seminare, e quindi investire nel miglioramento delle strutture, degli arredi, dei servizi offerti, ecc. Personalmente amo poco il tipo di imprenditore che chiude i battenti a fine stagione, se ne va per i fatti suoi in giro per il mondo, e torna ad aprile sperando di trovare la pappa pronta. Non è così che si lavora e che si fa crescere l’economia ! L’inverno deve servire a prepararsi per la stagione, facendo promozione anche attraverso web e strumenti on-line, abbellendo i propri locali, cercando nuovi prodotti e servizi da offrire, innovandosi e facendo continua formazione professionale, in quanto non si è mai finito di imparare e il mondo gira in fretta. Ma l’inverno deve anche servire a fare squadra e ad impegnarci tutti insieme, di concerto con le amministrazioni locali ed i vari organismi che concorrono alla governance territoriale, per elaborare nuove strategie che consentano al nostro territorio di competere con altre realtà turistiche. Detto questo, cerchiamo anche di non essere troppo disfattisti ed autolesionisti: a fronte di qualche operatore “ignorante che non dà il buongiorno e la buonasera”, ci sono anche tanti imprenditori seri che si impegnano e si dedicano con slancio e passione alla propria attività. Gli stessi rappresentanti delle associazioni di categoria e gli affiliati che vi collaborano, dedicando molto del proprio tempo personale alla causa comune senza percepire alcun tipo di compenso, ne possono essere un esempio. Così come è apprezzabilissimo l’impegno di comitati ed associazioni di volontariato, che gratuitamente prestano la propria opera a vantaggio di tutti. Ma qui si aprirebbe un altro capitolo. Tornando a bomba, posso dire al nostro blogger che giusto sabato sera scorso mi trovavo a cena con mio marito in un noto ristorante elbano, ed insieme abbiamo apprezzato l’elevata qualità del locale, estremamente confortevole ed accogliente, ben arredato, con un bel menù e carta dei vini, servizio curato, gentilezza e prezzi congrui. Ed oltre a questo, di cui non voglio far nome per correttezza, ci sono ormai tanti altri ristoranti di buon livello all’Elba, così come è nettamente migliorata la qualità dei vini e della gastronomia locale. Dunque, non eccediamo con l’autolesionismo, anche se è vero che si deve saper fare sempre meglio. Purtroppo, caro amico od amica, è lo stato di recessione in corso a livello internazionale il principale imputato della diminuzione di turisti, insieme ai provvedimenti fiscali adottati dal governo italiano, che fanno sì che quel po’ di soldi che sono rimasti nelle tasche dei nostri connazionali se li vadano a spendere all’estero. Aumento della pressione fiscale, disoccupazione in preoccupante ascesa, industrie negozi e attività che chiudono, anche e soprattutto nell’ex ricco e laborioso nord-est italiano, pressoché totale tracciabilità della spesa, un controllo dei flussi e dei movimenti dei cittadini come non si era mai visto in precedenza, senza uno straccio di programmazione di sviluppo ed incentivi alle imprese, temo che ci portino poco lontano. Purtroppo, è la situazione economica generale la principale responsabile del calo dei consumi: se non ci sono soldi, la gente non spende, e sempre più dovrà ridurre le proprie vacanze. D’altro canto, chi sta un po’ meglio economicamente, con tutti questi controlli che abbiamo in Italia preferisce andarsi a fare le vacanze e gli acquisti all’estero, magari prenotando anche il viaggio con agenzie estere, per non lasciare tracce. Così il turismo nel Bel Paese diminuisce, senza lasciarci più nemmeno il vantaggio della lira debole del passato, per cui i tedeschi con il marco forte trovavano conveniente venire da noi. Quindi, caro amico, è purtroppo la congiunture generale la vera causa della diminuzione progressiva del turismo. Ciò non toglie comunque che, ancor più in tempi difficili come quelli attuali, tutto il nostro territorio si debba attivare per offrirsi al meglio, visto che qui si vive quasi di solo turismo. Franca Rosso
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