Monti: "Presto la crescita, ma non si deroga al rigore"
Il premier vede "segnali di crescita" ma spiega che continueranno i sacrifici per gli italiani
Secondo Mario Monti la lunga crisi che dura da oltre quattro anni sembra mordere un po' meno. Questo il pensiero del permier, intervenuto al Salone del Mobile di Milano, che perรฒ sembra stridere con la realtร : Pil in picchiata, aumenatno i suicidi di imprenditori disperati stretti nella morsa dei debiti, lo spread ha ricominciato a correre, la Borsa perde capitalizzazione e la produzione industriale ha fatto un balzo nel vuoto.
"Non si deroga al rigore" - Ma secondo il presidente del Consiglio "segnali di crescita non se ne possono avere tanti nell'immediato, ma ci sono lo stesso segnali di speranza e ottimismo. Sono venuto a visitare questo segno di speranza - si รจ poi riferito alla Fiera del Mobile - che rappresenta l'Italia affacciata sul mondo e il mondo che viene a visitare l'Italia". Monti poi aggiunge che i timidi segnali di ripresa, tuttavia, non sono sufficienti ad ammorbidire il rigore imposto dal governo: tradotto, la pressione fiscale รจ destinata a restare alle stelle. "Non ci sono margini per una deroga al rigore - spiega il premier -. Il rigore รจ qualcosa che deve pervadere il modo di essere del Paese. Il rigore non รจ contro la crescita ma la favorirร anche se non nell'immediato".
Fondi al Fmi - Il professore ha poi espresso il suo augurio circa il fatto che la decisione del G20 di raddoppiare le risorse del Fondo monetario internazionale per aiutare i paesi in difficoltร possa contribuire a restituire fiducia ai mercati. Secondo Monti, gli sforzi fatti dalla Ue per "mettere ordine" all'interno del proprio sistema economico e in quelli dei singoli Paesi che la compongono "hanno dato conforto e rassicurazione a molti membri del Fmi, in particolare a quelli asiatici, quelli europei extra eurozona e ai Brics".
"Presto la crescita" - Quindi le promesse: "L'Italia ritroverร presto la crescita". Poi una battuta sul settore del Legno-Arredo, che rappresenta "il 3% del Pil Italiano, e in abbi buoni di crescita, che abbiamo avuto e che l'Italia ritroverร presto, il 3% rappresenta l'intera crescita economica italiana in un anno". Secondo il premier la ripresa non dovrร perรฒ essere perseguita con l'aumento della spesa pubblica: "Segni di crescita non se ne possono dare tanti nell'immediato in termini di soldi dello Stato, perchรฉ questo rimetterebbe in discussione i progressi fatti in questi mesi".
