[SIZE=4][COLOR=darkblue]PROGETTO MARTINA [/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkred]Una campagna rivolta agli studenti dei due ultimi anni delle superiori [/COLOR]
E’ dall’eredità testamentaria di Martina, ragazza morta a soli 22 anni per tumore alla mammella, che ha preso spunto il progetto che porta il suo nome e vede tutti i Lions Club italiani, con l’appoggio dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, impegnati in una campagna rivolta agli studenti dei due ultimi anni delle superiori tesa a diffondere la corretta informazione sull’insorgere dei tumori e su come affrontarne le problematiche con serenità e coraggio.
A Portoferraio l’evento, su organizzazione del Lions Club Isola d’Elba, si è tenuto nella mattina di venerdì 13 Aprile prima nell’aula magna dell’I.T.C. Cerboni e quindi, in seconda mattinata, presso il Liceo Foresi a cura di uno staff composto dal dott. Piero Pannuti e dott.ssa Gabriella Smalzi del distretto Lions Toscana e dalla dott.ssa Francesca Moncini del Comitato Ricerca Tumori I. d’Elba.
Dopo l’introduzione del presidente del sodalizio Luciano Ricci ha preso la parola il dott Piero Pennuti, ginecologo, che, avvalendosi di una dialettica familiare ed accessibile, è riuscito a suscitare interesse e curiosità fra i numerosi studenti che affollavano l’aula.
L’introduzione all’argomento è consistita nella spiegazione della nascita, vita, riproduzione e circolazione delle celle tumorali, su ciò che le distingue dalle altre cellule destinate alla composizione dei tessuti dei vari organi del corpo umano e sulla formazione delle masse tumorali e lo sviluppo delle metastasi.
Dopo un’analisi dei fattori scatenanti quali l’ereditarietà e l’esposizione ad agenti cancerogeni come fumo, radiazioni nucleari e RX, amianto, alcuni coloranti e conservanti per alimenti, esalazioni di catrame durante l’asfaltatura, eccesso di alcool, trasmissione dell’HIV per via sessuale, ecc. Pannuti è passato ai suggerimenti su come affrontare e possibilmente risolvere l’insorgere di questo male. Così ha parlato di prevenzione primaria, cioè il non esporsi ad agenti cancerogeni, e di prevenzione secondaria costituita da esami clinici del sangue, pap test, indagine mammaria (anche nei maschi) e del testicolo, visite mediche fra i 18 e i 20 anni, che d’altronde una volta si facevano in occasione della leva obbligatoria,.
La dott.ssa Gabriella Smalzi ha proseguito la conferenza focalizzando l’attenzione sull’importanza che lo stile di vita riveste per l’aumento delle difese contro il cancro; quindi sport, corretta alimentazione con privilegio per frutta e verdure e limitazione di carni, salumi, formaggi e grassi in genere. “La vita è meravigliosa, ma ne abbiamo una sola” ha detto la Smalzi proseguendo quindi con l’incitamento a voler bene al nostro corpo osservandosi allo specchio, controllando il seno (azione raccomandata anche ai maschi), il testicolo, i nei, eseguendo periodicamente un pap test ed osservando igiene e pulizia personale e ambientale. In caso di rapporti sessuali, ha raccomandato la dott.ssa, usare il profilattico visto l’incremento in atto delle malattie veneree.
A conclusione la relatrice ha ricordato ai ragazzi l’importanza, per coloro che diventeranno genitori, di donare il cordone ombelicale dal quale si possono ottenere le cellule staminali che ormai rappresentano il futuro della medicina.
La sincera partecipazione dei giovani si è resa infine tangibile, al termine del meeting, con uno spontaneo e prolungato applauso.
