La piramide.
Caro Elbivoro e Dante
vorre rispondervi con un paio di famose citazioni, che a quanto pare sembrano essere ancora valide e per me contribuiscono a spiegare Potere, Stato, casta.
In cima alla Piramide, al potere vedo la grande industria e la finanza.
".... Non appena l'operaio ha finito di essere sfruttato dal fabbricante e ne ha ricevuto il salario in contanti, ecco piombar su di lui gli altri membri della borghesia, il padrone di casa, il bottegaio, il prestatore a pegno, e cosi' via. ..."
" ... quelli che finora sono i piccoli ceti medi, i picoli imprenditori, i negozianti, gli artigiani e gli agricoltori, tutte queste classi sprofondano nel proletariato, in parte perche' il loro esiguo capitale non basta all'esercizio della grande industria e soccombe quindi nella concorrenza con i capitalisti piu' grandi, in parte perche' le loro attitudini perdono di valore in confronto con i nuovi metodi di produzione.
Cosi' il proletariato viene reclutato in tutte le classi della popolazione..."
In ultimo caro Dante vorrei farti notare due tue contraddizioni.
La prima: prima ci indichi la concertazione democratica, ma in ultimo ti lamenti che senza lotta e piazza non si mantengono ne' ottengono miglioramenti sociali.
La seconda: per te i cambiamenti si ottengono con democratiche elezioni. Senza andare troppo lontano nel tempo ti ricordo due recenti referendum; quello sul finanziamento pubblico ai partiti e quello contro la privatizzazione dell'acqua.
Sappiamo che molto democraticamente hanno continuato a fare come volevano.
La vostra democrazia potrebbe funzionare solo fra equipotenti e ovviamente non lo siamo.
cari saluti,
Ivano
