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Giovanni Muti da Giovanni Muti pubblicato il 11 Aprile 2012 alle 10:39
Caro caruggine Da come scrivi non mi sembri un fava tonchiata, quindi escludo che tu possa essere nato in un anno bisestile. Gli articoli che scrivo sono spesso troppo lunghi. In questo modo occupo meno spazio e possono leggerli solo chi รจ interessato. Dovrebbero , perรฒ farlo sempre coloro che, come te, che intendono commentarli . Per quanto riguarda il comune unico, probabilmente prima o dopo ci arriveremo. Ho molte perplessitร  sul percorso, gli argomenti e lo stesso lessico utilizzato per proporlo. Mi lascia perplesso il fatto che gli organizzatori siano quasi tutti italiani immigrati e che pochi siano gli indigeni. Questo mi fa pensare che il progetto โ€œcomune unicoโ€ sia il prodotto di una coltura esterna , magari superiore, ma sempre esterna. Se fosse vero , sarebbe un altro passaggio di quel Piano di colonizzazione che ho cercato di analizzare in un opuscolo โ€œELBA UN A COLONIAโ€ scritto una quindicina di anni fa e che puรฒ esser scaricato dal Elbanotizie. Non mi piace, per esempio, che un sindaco, avuta la fiducia dai cittadini per gestire il comune , la utilizzi per farlo chiudere. E potrei continuare. Se si tentasse di imporlo, come dice Fedeli, si farebbe un grande errore. Credo che coloro che si impegnano in questo progetto dovrebbero non correre troppo e aspettare che la gente digerisca lโ€™idea. Ce ne abbiamo le palle piene, di questi condottieri improvvisati , sempre con il dito puntato sullโ€™orizzonte ad indicare il Sol dellโ€™avverir o la terra promessa dove in un solo colpo tutti i problemi sarebbero risolti. Lasciamo perdere va. Statti bene Giovanni.
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