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Alcuni turisti entrano in un'agenzia di viaggio e chiedono informazioni su come raggiungere Pianosa. La risposta che ricevono è che fino a giugno non c'è nessun servizio. Poi, casualmente, in un'altra agenzia scoprono che il servizio che gli interessava è attivo anche adesso quotidianamente. Purtroppo per loro non hanno più tempo per usufruirne perché il giorno dopo devono partire. Quanto riportato ci fa capire che c'è poca familiarità con concetti basilari del fare turismo; incredibilmente, proprio la titolare di questa agenzia ha sempre proclamato pubblicamente di fare un turismo "di qualità". In questo caso particolare invece, per ignoranza, invidia o semplice grettezza, la nostra paladina della qualità è riuscita, alla faccia dell'Equilibrio di Nash e dell'Ottimo di Pareto, a comportarsi in modo tale da arrecare il massimo svantaggio a tutti. Ovviamente abbiamo il massimo svantaggio per il servizio di collegamento per Pianosa e attività collegate (guide, ristorante etc.) perché i turisti non ne hanno usufruito. Anche per chi ha dato la notizia falsa abbiamo il massimo svantaggio perché i turisti non si recheranno più in quell'esercizio né per avere informazioni né, tantomeno per acquistare servizi. In subordine, ma non troppo, anche per il sistema turistico elbano abbiamo dei riflessi di negatività perché l'episodio crea un senso di sfiducia nei confronti degli operatori turistici locali che vengono inevitabilmente associati a standard di comportamento che non hanno nulla a che vedere con una cultura dell'accoglienza che sia minimamente al passo con i tempi.