[SIZE=3]ROMA LADRONA ? [/SIZE]
Lโaveva detto Vasco โฆ
Stamattina sfogliando i giornali, la voce โspericolataโ di Vasco raggiunge le mie orecchie come quel 21 giugno di un anno fa a San Siro. Il Vate del fondo del barile alla fine di una canzone ci aveva regalato questa massima: โSono piรน puliti quelli che fumano di quelli che rubanoโ.
Il mio pensiero vola agli spinelli giovanili di Susanna Camusso, vittima in questi giorni di insidiose ironie tese a delegittimare la sua credibilitร in un momento di emergenza sociale nazionale.
Tentativo inutile se, come sembra (prudenza ai massimi), il fronte ricompattato del sindacato ha risvegliato dal torpore il segretario del Pd. Il quale dopo una passeggiata tra romanici cunicoli (a Pasqua cercherรฒ di visitarli) avrebbe partorito un montiaccordo sul tema : i lavoratori e il loro giusto reintegro.
Ma veniamo a quelli che rubano, come da vascocitazione:
Il faccione di Francesco Belsito si staglia ammiccante dalla pagina del giornale. Mi tuffo nel curriculum vitae di questo โduro e puroโ, con un pizzico di sadico godimento essendo una โterronaโ di Messina, innamorata di Roma โladronaโ. Accipicchia ragazzi che bad ground!
Pare che lโillustre sia stato: Buttafuori, animatore di discoteche, possessore di diplomi e lauree fittizie, abusatore di Posche (ne ha tre, sembra), vicepresidente di Fincantieri (che ci azzecca, direbbe qualcuno!), e, dulcis in fundo: cuoco di focacce!!
โQuante cose accorre saper fare per diventare tesoriere di un partito, mannaggia!โ dico tra me, mentre frullo il giornale sul pavimento.
