[SIZE=4][COLOR=darkred]SABATO 7 APRILE ORE17 TUTTI DAVANTI AL COMUNE DI PORTOFERRAIO. [/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkblue]Perchè? Leggi cosa scrive l'Assessore Regionale alla Sanita' Dott. SCARAMUCCIA e la mia risposta alla fradda considerazione che la Regione ha per i notri ammalati di Tumore. [/COLOR]
“Nessuno smantellamento per l’oncologia elbana. Il servizio è attivo e funzionante e tale rimarrà”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia interviene a proposito dello smantellamento dell’oncologia nell’ospedale di Portoferraio, un'eventualità contro la quale i comitati elbani si stanno già mobilitando, ma che la Regione esclude. “L’oncologo in servizio sull’isola ha purtroppo chiesto e ottenuto il trasferimento in un’altra azienda – spiega l’assessore – L’azienda sanitaria di Livorno si è immediatamente attivata per trovare una sostituzione. Ma voglio che sia ben chiaro che in nessun momento il servizio ai cittadini verrà interrotto. La Toscana, con l’Istituto Toscano Tumori, ha fatto la scelta di una Rete oncologica diffusa su tutto il territorio regionale, isola d’Elba compresa. Su questo non si torna indietro. Ogni speculazione è pretestuosa e strumentale”.
Rispondo:
Preg.ma Assessore Scaramuccia
Come sempre la politica gioca sulle parole e non sui contenuti. Mi riferisco all’articolo apparso su tenews.it del 2 aprile. Lei con diplomazia politica annuncia che l’oncologia dell’ospedale di Portoferraio non sarà smantellata però non dice che sarà molto ridimensionata com’è stato per il punto nascita che contava cinque ginecologi per ridursi agli attuali due. L’ortopedia che era una unità operativa complessa e di eccellenza, si è ridotta ad avere un solo medico e uno intinerante.
IL Presidente Rossi, come la direttrice generale Dott. Calamai, ultimamente hanno dichiarato che l’emergenza urgenza Elbana è la migliore al mondo, però non si spiega come mai domenica 25 marzo ad un bimbo di 7 anni le è stata ridotta una frattura esposta di tibia e perone dal vivo e senza anestesia. Per evitare le strazianti urla del bambino, l’ortopedico le ha infilato fra i denti un rotolo di garza per poi continuare a scrocchiarle le ossicine dal vivo. Purtroppo la garza non ha potuto evitare che si sentissero le urla anche fuori ospedale.
SABATO 7 aprile venga Lei a spiegare ai malati di tumore che il trasferimento del Dott. Coltelli rientra in un piano di rete oncologica diffusa (spiegazione politichese) che in poche parole significa che avranno ogni settimana un oncologo diverso dimenticando di avere sempre vicino, un sostenitore che l’aiuti ad affrontare l’angoscia e la disperazione che accompagnano una diagnosi terribile come può essere quella di un tumore. Inoltre avrà l’occasione di spiegare che il senso della continuità della terribile cura non sarà più eseguita con umanità ma in “serie” nello spirito che tutti possono andare all’Elba a curare i tumori perché leggeranno il profilo e la diagnosi di quel malato sfogliando le cartelle cliniche.
Assessore, l’ammalato di tumore è abituato al dolore e non a fare progetti, però desiderano lealtà, comprensione e umanità; perciò eviti di prenderli in giro perché quelli che lo fanno un giorno potrebbero trovarsi al Loro posto.
L’aspettiamo Assessore.
Cordiali Saluti
Francesco Semeraro
