ACQUA POTABILE, DISSALATORI, POZZI, SORGENTI, VAL DI CORNIA ECC.
Se c'รจ una cosa certa all'Elba รจ questa: ogni anno vi piove molta piรบ acqua del fabbisogno massimo degli acquedotti. Lo si deduce dai dati statistici certi essendo rilevati anno per anno da tempo immemore tramite le stazioni meteo. Ad esempio se si osserva il mio progetto (v. [URL]http://www.altratecnica.it/indicemiscellaneanuova/indiceacquedotti/elba_giugno2005.html[/URL]) si vede un grafico dove sono confrontate mese per mese le portate medie effettivamente piovute in un intero e continuo decennio sull'Elba con quelle prevedibili per gli acquedotti negli stessi mesi. La stessa cosa risulta dal progetto eseguito anni or sono dal prof. Megale dell'Universitร di Pisa ed anche dal recentissimo progetto ASA di sistemazione definitiva del servizio idropotabile elbano. Tutti tre gli elaborati confermano, sulla base di dati statistici seri, che รจ possibile rendere idraulicamente autonoma ed indipendente l'Isola sfruttando soltanto le acque isolane senza dover ricorrere nรฉ alla fornitura del continente nรฉ all'impiego dei dissalatori d'acqua marina giudicati meno adatti agli scopi da raggiungere per molteplici motivi che tali progetti spiegano. Quello che tutti tre i progetti ritengono invece sufficiente e necessaria รจ la costruzione all'Elba, sia pur in maniera totalmente differenziata nei tre casi, di un invaso pari almeno a due milioni di mc onde poter immagazzinare acqua, senza di che per buona parte essa andrebbe a scaricarsi inutilizzata nel mare. Tanto per fornire qualche ragguaglio il mio progetto di massima prevede lo scavo, sia pure a brevi tratti successivi, di una galleria serbatoio nel granito del Capanne, Il prof. Megale prevede di ricavare un serbatoio sotterraneo nella piana di Marina di Campo tramite diaframmi di impermeabilizzazione, l'ASA prevede di costruire 24 laghetti superficiali (quelle che io chiamo pozzanghere) : il risultato รจ sempre la costruzione di due milioni di mc di invaso ottenuti progressivamente attraverso gli anni.
Come ripeto nessuno parla di dissalare l'acqua del mare ritenendo, a ragion veduta, di sfruttare le acque locali di sorgente, di pozzi e della pioggia e documentando le decisioni non tramite impressioni personali o questioni secondarie come รจ la presenza di rigogliosa vegetazione verde ma con fattori certi come la conoscenza del servizio idrico, dei dati reali statistici delle piogge, di quelli attuali effettivi di consumo d'acqua e di quelli prevedibili per un futuro prossimo ed anche lontano.
Io credo che se i gentili interlocutori di Camminando.org, i cui interventi sono molto utili perchรฉ aiutano a dibattere un argomento cosรฌ importante, potessero prender visione degli elaborati indicati e dei molti altri redatti sullo stesso tema, arriverebbero a conclusioni totalmente diverse rispetto a quelle che sono apparse a loro nome su Camminando.org.
Un'ultima annotazione: gli impianti di potabilizzazione dell'acqua di mare sono macchine che funzionano bene se gli facciamo produrre portate costanti. Ciรฒ non si concilia con le richieste dell'utenza elbana che sono molto variabili nel tempo. Per rimediare occorre costruire capaci serbatoi di compensazione. Ma allora, se costruiamo serbatoi, non รจ meglio riempirli con l'acqua che c'รจ giร piuttosto che con quella prodotta a caro prezzo ricavandola dal mare?
