Forse i nostri amministratori non hanno mai avuto il "piacere" di conoscere il dottor Coltelli e i suoi infermieri altrimenti avrebbe fatto qualcosa per impedirne il trasferimento. In oncologia a Pisa lo scorso anno ci dissero che eravamo fortunati ad avere lui nel nostro ospedale. E noi che si fa? Lo lasciamo andar via cosรฌ pur sapendo che nessuno sarร alla sua "altezza" e qui mi riferisco anche alle sue doti umane, alla sua disponibilitร , alla sua gentilezza con tutti, collaboratori compresi. Molte persone, come me, sanno bene che un sorriso, una battuta, una cattiva notizia comunicata al paziente e ai familiari come solo lui sa fare (e ve lo dice una che ha trascorso gli ultimi dieci anni girando ospedali e medici vari) valgono piรน di una cura farmacologica. Purtroppo mamma non c'รจ piรน come tanti altri malati passati dal suo reparto, ma io non finirรฒ mai di essere grata al dottore Colteli, a Laura, a Roberto e Giancarlo per il loro lodevole modo di aiutarci in un momento cosรฌ brutto. La figlia di Libera
