C’è chi dice che lo spread sia stata tutta una manovra-truffa speculativa dei poteri forti finanziari internazionali per far cadere il governo Berlusconi.
Che sia vero o no,la situazione non cambia.
Certo è meglio uno spread più basso per evitare interessi maggiori da pagare.
Ma non è che con lo spread basso i problemi italiani cambiano o si risolvono.
Per la risoluzione di questi qualche anno fa ho aderito all’invito di Berlusconi ad una scelta di campo per realizzare un programma:votai lui e il suo programma.Sono stato anche rappresentante di lista del PDL al seggio: difensore della libertà.Non sono iscritto al PDL perché mi “disturba”pagare una quota d’iscrizione quando già ogni partito prende denaro dallo stato (rimborsi elettorali) e,dunque,in fin dei conti da ciascuno di noi contribuenti.
Berlusconi sintetizzava il programma politico in 5 grandi missioni per cambiare l’Italia e in 5 grandi strategie per migliorare la vita degli italiani.Mi verrebbe la voglia di citare sia le missioni sia le strategie.Per non essere troppo lungo citerò testualmente solo le 5 grandi missioni,citazione testuale ripresa dai depliant della campagnia elettorale.
1)riorganizzazione dal profondo di tutti gli apparati dello stato per un nuovo modello di stato informatizzato e digitalizzato con più di cento servizi facilmente accessibili da parte dei cittadini
2) riforma dell’architettura istituzionale dello stato:più forza al governo,dimezzamento del numero dei parlamentari,devoluzione alle regioni della responsabilità per la scuola,per la sanità e per la difesa dei cittadini dalla criminalità urbana
3)rivisitazione del complesso delle leggi e dei codici per giungere alla formazione di testi unici e di un nuovo codice fiscale con l’abrogazione di migliaia di leggi
4)realizzazione del nostro “piano per le grandi opere” indispensabili per il nostro paese:strade, autostrade ferrovie,ponti,porti,metropolitane,reti idriche. Difesa del territorio per resistere alle calamità naturali e valorizzazione dl nostro grande patrimonio artistico e ambientale
5) attuazione del nostro “Piano per il sud” chiave di volta dello sviluppo nazionale:lotta alla criminalità,nuove infrastrutture,incentivazione del turismo e dell’agricoltura ,meno burocrazia,convenienza fiscale per gli imprenditori ad investire in meridione.
A queste 5 grandi missioni non faccio seguire le 5 grandi strategie per migliorare la vita degli italiani contenute anch’esse nei depliant sopracitato.
Questo programma uscì vittorioso alla grande dalle lezioni politiche.Apprezzai molto la promessa elettorale di Berlusconi di togliere l’ICI sulla prima casa abitativa ,promessa realizzatasi subito dopo l’elezione.Con l’ICI sulla prima casa si tassa, non si incoraggia e non si tutela (art 47 della costituzione)quella che tra gli italiani rappresenta la forma più diffusa del risparmio:la casa dove si vive e si abita. Ora ce la ritroviamo reintrodotta e votata dallo stesso Berlusconi sotto forma di IMU la quale graverà anche sulle prima casa con acceso un mutuo,dove perciò ancora non esiste proprietà ma solo possesso per l’ipoteca bancaria accesa.
Le tasse vanno pagate: è un dovere che forse non è piacevole.
Ma quando le tasse raggiungono livelli tra i più alti in Europa e toccano il risparmio come sopra individuato diventano “odiose”.
Si dirà che è tempo di crisi e bisogna fare sacrifici: questo è vero. Ma è anche vero che si poteva e si può far cassa in modo diverso senza aumentare le tasse ai soliti e toccare il risparmio ma andando a far cassa su altro vedi ad esempio costi della politica,riduzione degli sprechi,degli enti inutili e molto altro ancora:l’elenco è lungo.
Guardando poi i fatti accaduti in questa legislatura e nelle precedenti, lascio ad ogni elettore e ad ogni elettrice di qualsiasi orientamento politico rispondere se il nostro paese sia stato ben amministrato.
Come elettore del programma del PDL non mi pare che sia stato realizzato molto di questo programma. Affermare ciò non significa essere diventato antiberlusconiano od essere saltato sull’altra sponda che è vissuta esclusivamente su uno scontro ad personam contro Berlusconi ,significa semplicemente prendere atto di un fallimento politico di cui Berlusconi non è il solo responsabile.
Ora il fallimento come il debito pubblico ,il fallimento come quello politico,è a destra,é a sinistra,è al centro,è dentro e fuori del parlamento:fa parte delle nostre umane vicende. Quante volte nella vita ciascuno di noi si pone un traguardo e fallisce perché non lo raggiunge? Quante volte raggiunto un traguardo ad esso fa poi seguito il fallimento?
Nel caso specifico cosa posso fare ? Non debbo più votare Berlusconi?
Resta il fatto che il voto lo ha da me ricevuto e in virtù di questo voto mi rappresenta ancora in parlamento.
Cosa posso fare? Personalmente tento di non pensare: è una forma di difesa.Altri potranno mettere in campo altre forme di autodifesa sicuramente più efficaci e migliori della mia.
Ma, come difendersi dalle immagini: non è possibile chiudere gli occhi.Insomma come difendersi dall’immagine dei tre segretari di partito(Bersani,Alfano,Casini) tutti insieme appassionatamente sorridenti in una bella foto con alle spalle Monti,pure lui sorridente,che mi ricorda tempi da cosidetta prima repubblica? Manca il presidente della repubblica ma è come se ci fosse.
E allora non riesco neppure più a frenare il pensiero e mi domando:Berlusconi che cosa ti ho votato a fare?
Marcello Camici
