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L'isola deve poter decidere la propria politica in modo indipendente da L'isola deve poter decidere la propria politica in modo indipendente pubblicato il 25 Marzo 2012 alle 18:27
Rossi? No, Cappellacci! l'Isola deve poter decidere la propria politica di continuitร  territoriale in modo indipendente. Cappellacci: ยซVoglio ricordare che รจ stata la Regione a sollevare per prima a Bruxelles i dubbi sulla vendita della Tirrenia agli armatori napoletani. Detto questo, oggi qualunque sia lโ€™ipotesi del governo, bisogna ripartire da due presupposti. Primo, deve esserci un intervento serio per migliorare il servizio Tirrenia, che invece oggi รจ una vergogna nazionale. Secondo, alla Sardegna devono essere restituite le competenze sulla continuitร  territoriale marittima, previste per legge, con il pieno coinvolgimento nella riscrittura della convenzione e nella programmazione del servizioยป. l'Isola deve poter decidere la politica propria continuitร  territoriale in modo indipendente. "Ottenere per la Sardegna il potere di decidere la politica della continuitร  territoriale marittima: รจ questo il grande obiettivo da raggiungere e sul quale, alla luce degli ultimi sviluppi, non indietreggiamo di un solo passo, ma rilanciamo le nostre iniziative con determinazione." Cosรฌ il presidente della Regione, Ugo Cappellacci ritorna sulla questione relativa alla cessione della Compagnia di navigazione. "Accertato che le nostre denunce erano tutt'altro che infondate - ha aggiunto il presidente, riferendosi all'esito dell'indagine che l'Unione Europea ha aperto sulla scorta della segnalazione inviata dallo stesso Cappellacci nel settembre 2011 - non possiamo fermarci alla battaglia, ma dobbiamo andare a vincere la guerra per la tutela del sacrosanto diritto alla mobilitร  dei Sardi e per tutelare la possibilitร  concreta per le nostre imprese di accedere ai mercati extraregionali. Quel dialogo che invano cercammo all'inizio di questa vicenda puรฒ riprendere solo a condizione che la Sardegna abbia il ruolo che ad essa spetta: quello di decidere in materia di collegamenti marittimi. La Regione non va alla ricerca di un posto in un ipotetico Consiglio di amministrazione nรฉ ha l'aspirazione di esercitare l'attivitร  di armatore, ma intende operare su un piano diverso e piรน elevato, nel ruolo di chi, secondo il diritto, stabilisce le regole della continuitร  e puรฒ incidere concretamente sulla concreta attuazione delle stesse. Vogliamo riscrivere la storia della continuitร  marittima e relegare al passato un sistema che per la Sardegna รจ stato sinonimo di soprusi, di manchevolezze, di posti di lavoro mai nati, persi o messi in pericolo a causa di interessi lontani dalla nostra Isola". "Siamo pertanto disponibili - ha continuato il presidente sardo - a considerare solo ipotesi che diano alla Regione la possibilitร  di adottare quelle soluzioni che consentano di avere collegamenti efficienti, prezzi accessibili, standard qualitativi elevati e soprattutto la massima garanzia, per oggi e per l'avvenire, della piena effettivitร  del diritto alla mobilitร  dei sardi. Solo allora - ha concluso - la nostra iniziativa, che prosegue sulla scia dei principi che hanno ispirato l'operazione 'flotta sarda' e la difesa in tutte le sedi politiche e giurisdizionali dei diritti dei Sardi, potrร  dirsi conclusa". Venerdรฌ 23 marzo 2012 18:27
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