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G.Muti da G.Muti pubblicato il 25 Marzo 2012 alle 10:53
Rispondo al cittadino di Rio Marina Chiariamo: il pezzo scritto non voleva denunciare le difficoltร  del Monello ha informarsi su come vanno le cose a Rio Marina, perchรฉ puรฒ darsi che giร  lo sappia. Lo scopo era di mettere evidenza come questa crisi rimanga tutta sottotraccia. E questo non va bene. Puรฒ darsi che la gente a Rio Marina conosca le cose, come dice lei, ma probabilmente vi saranno almeno due veritร  ( una a favore e una contraria al Sindaco) e queste dovrebbero confrontarsi come si fa in democrazia. Poi io, per quello che puรฒ valere, ho una mia idea su quello che chiamo il โ€œparadosso rieseโ€ che ho cercato di esprimere in un articolo di analisi sulle ragioni che portarono alla grande vittoria di Bosi. Analisi che, a mio parere, รจ ancora valida per spiegare la crisi attuale. Siamo nel Giugno del 2001 e quello che segue รจ uno degli articoli a firma Elba 2000 che attaccavano certe scelte del senatore Bosi. Poi perรฒ Il senatore si รจ dimostrato un ottimo amministratore e uno dei pochi politici che ha capito quello che sta succedendo allโ€™Elba Il Monello Rio Marina: nostalgia del Padrone delle Ferriere. Il paradosso riese ( . . . . ) Il problema della comunitร  riese รจ quello di trovare al proprio interno le energie per organizzare il proprio futuro, senza affidarsi all'uomo o alla donna della Provvidenza, che รจ quello che ha fatto dal dopoguerra ad oggi. Rio Marina รจ l'unico paese, all'Elba e forse anche in Toscana, che puรฒ vantare un record: essere stato diretto negli ultimi 50 anni da due parlametari e unโ€ฆ "ducetto ." Nel dopoguerra i riesi si affidarono alle cura dell'on. Tonietti, deputata democristiana con "attributi" e fede cattolica: iniziava le riunioni con l'Ave Maria, ma poco faceva per i riesi, che prendevano la silicosi miniera. Si comportรฒ, comunque, come una mamma padrona. La sostituirono con un prodotto locale puro sangue ma che possedeva le doti del "babbo padrone", oltre ad attributi veri e fede comunista. Per non avere dubbi, anche con loro stessi, sui loro desideri piรน reconditi, lo chiamavano affettuosamente "il Ducetto". E come ogni duce che si rispetti, anche lui durรฒ un ventennio. Il ducetto non li deluse e li guidรฒ bene, secondo molti, specialmente nel dramma della chiusura delle miniere, ma non fece mancare loro, quando secondo lui se li meritavano , partacce e calci nel fondoschiena. Hanno fatto poi un tentativo, i riesi, di avere un sindaco "normale", talmente normale che l'hanno battezzato " il bravo ragazzo". Questo prodotto locale di belle speranze non si comportรฒ male neanche lui. Ma i riesi si struggevano di nostalgia per tornare all'antico. E questo sentimento era talmente forte che non poterono aspettare di fargli finire il mandato. Lo scacciarono senza tanti complimenti, in questo non contrastati dal partito di appartenenza del sindaco che lo abbandonรฒ, al proprio destino. Incominciarono cosรฌ subito a guardare con ansia l'orizzonte del continente (da quella parte nasce anche il sole) in attesa del sorgere di di un'altra figura carismatica e titolata. L'hanno infine trovata in Francesco Bosi, al quale non mancano certo i titoli, essendo senatore della Repubblica . Arrivati a questo punto dovremmo chiederci seriamente -ma lo dovranno fare soprattutto gli elettori di Rio Marina- da dove nasca questa propensione per gli uomini o le donne forti. Leggi tutto in [URL]http://www.elbanotizie.it[/URL]
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