Lโentrata in vigore della legge che applica lโIVA al 21% anche alle forniture di carburanti sui natanti del comparto marittimo dei trasporti pubblici ha fatto sollevare una serie di proteste da parte degli armatori aderenti allโACAP, che sullโapplicazione della norma chiedono chiarezza. Infatti la precedente disposizione comunitaria del 2006, relativa al sistema dellโimposta dellโIVA da applicare fra Stati membri, esentava dal pagamento dellโIVA le forniture di carburante alle navi adibite alla navigazione, quelle al trasporto passeggeri, alle attivitร commerciali ed alla pesca.
Con la risoluzione n. 10 del 1ยฐ febbraio 2012, lโAgenzia delle Entrate ha chiarito che la modifica operata dalla Comunitaria 2010 in merito al trattamento IVA delle provviste di bordo destinate alle navi adibite alla pesca costiera ha una finalitร esclusivamente redazionale, che non incide sullโambito applicativo del regime di non imponibilitร previsto, tra lโaltro, per il rifornimento di carburante e lubrificante utilizzato dalle suddette navi. Fatte salve le navi da pesca il problema resta insoluto per le navi armatoriali che effettuano trasporti a corto raggio.
Tale norma oggi รจ stata modificata da un comma inserito nella nuova legge che esclude dallโesenzione i mezzi adibiti al trasporto pubblico locale marittimo, una legge che gli armatori ritengono di dubbia interpretazione, ma vista la nota del 1 febbraio 2012 puรฒ essere estesa anche a loro.
Per sciogliere lโenigma una lunghissima e dettagliata nota รจ stata inviata dagli armatori delle compagnie di navigazione aderenti allโACAP, Medmar, Snav, Alicost, Navigazione Libera, Alilauro Gruson, Alilauro Spa, Servizi Marittimi Giuffrรจ Lauro, al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, al Presidente della Giunta della Campania Stefano Caldoro, allโAssessore ai Trasporti Sergio Vetrella, al Prefetto di Napoli Andrea De Martino, alla direzione centrale dellโAgenzia delle Entrate, Ufficio IVA di Roma ed alle Organizzazioni Sindacali. Nella lettera, oltre alla richiesta di corretta interpretazione della legge viene chiesto di mettere in atto un loro tempestivo intervento per ripristinare lโequitร del sistema IVA, non potendo le loro societร fronteggiare i costi di carburante gravati dallโIVA che non puรฒ essere detratta, con lo spettro del fallimento delle loro societร . Nella lettera viene anche annunciato che le compagnie saranno costrette a limitare le corse, garantendo dal 10 Febbraio i soli servizi essenziali e a cessare completamente lโesercizio dei servizi dal 15 Marzo.
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