Ven. Nov 21st, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarร  online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
utente da utente pubblicato il 12 Marzo 2012 alle 12:32
Venerdรฌ scorso abbiamo avuto di nuovo la dimostrazione che, di fronte a una bolletta, il cittadino-utente di servizi deve rassegnarsi a pagare. E basta. Anche se gli chiedono piรน soldi del dovuto. Perchรฉ per far valere i suoi diritti deve intraprendere la strada dei rimborsi, della messa in mora o della causa. Con dispendio di tempo e soldi. Il suo diritto viene comodamente leso. Come per lโ€™acqua, dove si continua a caricare sulla bolletta il 7% del profitto garantito ai soci privati dei gestori contro lโ€™esito del referendum, cosรฌ anche per i rifiuti si persiste a far pagare soldi non dovuti. Venerdรฌ scorso, appunto, la Corte di cassazione ha ribadito che la Tia รจ un tributo (e non un servizio). Di conseguenza lโ€™Iva non ci va pagata. Ma a quando risale la sentenza della Corte costituzionale che diceva la stessa cosa? Al 2009. Ecco perchรฉ Federconsumatori e Aduc rilanciano la battaglia per i rimborsi. Come chiedere il rimborso. Le associazioni si stanno attrezzando con moduli prestampati con cui presentare la richiesta. I percorsi, perรฒ, sono vari e chi รจ interessato deve fare riferimento alle associazioni di consumatori (in questa pagina, nel riquadro a destra in alto, ci sono alcuni contatti). La Consulta. ยซNei Comuni dovโ€™รจ avvenuto il passaggio da Tarsu a Tia - spiega Federconsumatori - รจ stata applicata su questโ€™ultima lโ€™Iva al 10%, sebbene la Corte Costituzionale nel luglio del 2009 abbia stabilito che la Tia, nonostante sia definita come tariffa dโ€™igiene ambientale, รจ una tassa e non una tariffa, per cui sulla stessa non รจ applicabile lโ€™Ivaยป. Sempre secondo i dati forniti da Federconsumatori, in Italia sono oltre sei milioni le famiglie che hanno dovuto pagare per anni indebitamente lโ€™Iva sulla Tia. ยซFacciamo un esempio; una famiglia che paga 250 euro allโ€™anno ha diritto a vedersi restituire 25 euro, cifra che va moltiplicata per il numero degli anni in cui ha pagata la Tia. Dopo la sentenza del 2009 il Parlamento ha congelato tutto. Ma le associazioni non si sono arrese. ยซNel 2011 - spiega Federconsumatori - a Genova, Prato e Alessandria sono state promosse cause pilota davanti al giudice di pace, con tre vittorie significative a favore dei cittadini che hanno ottenuto il rimborso dellโ€™Iva. Pertanto pensiamo sia opportuno andare avanti su questa linea con azioni sul territorioยป. Il governo. ยซPer due anni e mezzo - sottolinea ancora Federconsumatori - abbiamo chiesto al governo di dare attuazione alla sentenza della Consulta. Lโ€™esecutivo ha tergiversato a lungo, poi ha tentato di scippare i rimborsi e ha cambiato nome alla Tia, trasformandola da tariffa dโ€™igiene ambientale a tariffa integrata ambientale ed etichettandola come prestazione di servizio su cui รจ dovuta lโ€™Iva. Ma la nuova Tia, la cosiddetta Tia2, non รจ applicabile: manca il regolamento attuativo. Pertanto rimane in vigore la vecchiaยป. La Cassazione. Tre giorni fa รจ stata depositata la sentenza della Corte di cassazione numero 3756 che va contro il dipartimento delle politiche fiscali. Con una circolare del 2010, questโ€™ultimo aveva stabilito la continuitร  tra Tia1 e Tia2 e di conseguenza che la Tia1 sarebbe stata unโ€™entrata di un servizio e quindi soggetta a Iva. Per chi non tenterร  la via del rimborso, non resta che sperare nel Res, il nuovo tributo per il servizio di smaltimento dei rifiuti: su questo, dal primo gennaio 2013, lโ€™Iva non sarร  piรน dovuta.
... Toggle this metabox.