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smemorato da smemorato pubblicato il 5 Marzo 2012 alle 19:43
QUANDO AL SIGNOR SINDACO INTERESSAVO CELLULARI E MICROONDE. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 33 DEL 20/05/2003. OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE "INSIEME PER IL FUTURO" SULLA LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA MOBILE NEL TERRITORIO COMUNALE. Peria Roberto del gruppo “Insieme per il futuro”: “ . E' stato elaborato un piano per la telefonia mobile in una fase in cui ancora non esisteva la normativa regionale, che poi è stata oggetto di ricorso al TAR, comunque rimane la normativa di riferimento. E' stato elaborato tenendo conto di un criterio esclusivamente economico: cioè di fare cassa, quello era il problema: fare cassa, non basandosi su quelle che erano le effettive esigenze diciamo del territorio, per evitare dei ponti radio per consentire una comunicazione efficiente con i cellulari. Lo si è fatto comune per comune, cioè con una visione d'insieme e tenendo conto delle realtà e delle esigenze di tutta l'Elba, e quindi chiediamo di revocare questo piano nato già vecchio, in qualche modo. Devo dire che tra l'altro il piano che prevedeva 13 nuove stazioni di radio base, secondo noi, aldilà della sua illogicità, comportava anche dei rischi per la salute delle persone, l'abbiamo sempre sostenuto. Io vi vorrei leggere... dura trenta secondi, è una cosa molto rapida, un contributo scientifico che ci hanno mandato via posta elettronica. Vi leggo che cosa dice questo contributo, poi vi dico di chi è: "I telefoni cellulari GSM emettono microonde a frequenze di 900/1.800 MHZ, che pulsano precisamente con frequenze anche bassissime. Queste frequenze sono vicine o coincidono con frequenze biologiche, e sono pertanto bioattive, cioè vengono riconosciute dai sofisticati circuiti elettromagnetici presenti nel corpo umano come i circuiti neuronali del cervello, quelli cardiaci, quelli neuromuscolari e così via. Frequenze bioattive sono le frequenze portanti microonde usate nella telefonia GSM (il caso del Puntale e di tutte le stazioni radio base) che interferiscono sui processi biologici fondamentali come la divisione delle cellule e il trasporto degli ioni calcio e magnesio attraverso le membrane cellulari. Le frequenze prodotte dal sistema utilizzato per pulsare le microonde dei cellulari coincidono rispettivamente con gli intervalli di frequenza...elettroencefalografici. La frequenza di 17,6 Hertz, anch'essa prodotta da uno dei sistemi di pulsazione delle microonde dei cellulari, è anche molto vicina alla frequenza di 16 Hertz alla quale rilasciano il calcio le cellule del cervello, mostra un picco drammatico e i neurorecettori eccitatori e inibitori presenti nel cervello vengono più intensamente influenzati. La possibilità di interferenze di questo tipo è ben nota nel contesto della compatibilità elettromagnetica, tanto che vengono prese misure estreme per evitarla con la proibizione dell'uso di telefoni cellulari sugli aerei, negli ospedali, e più in generale in presenza di strumentazione elettronica particolarmente delicata. La stessa preoccupazione purtroppo non viene ancora estesa all'organismo umano, una situazione che tradisce un’ignoranza colpevole del fatto che l'organismo vivente è uno strumento elettromagnetico per eccellenza, e che come tale esso è particolarmente vulnerabile a un'interferenza elettromagnetica esterna che può dare luogo a quella varietà di disturbi e di patologie a carico soprattutto del sistema nervoso vascolare, cardiaco e muscolare che caratterizzano la sindrome da elettrosmog". Questa cosa non l'ha scritta un pazzo ambientalista o un fanatico dell'ambientalismo, ma l'ha scritta Angelo Gino Levis che è un Professore Universitario Vice Presidente della A.P.P.L.E., e che oltre ad essere quello è anche Ordinario di Mutagenesi Ambientale presso l'Università degli Studi di Padova, membro permanente della Commissione Tossicologica Nazionale presso l'Istituto Superiore di Sanità di Roma, Consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità presso l'Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro di Lione, e membro fondatore della International Commission For Electromagnetic Service. Quindi l'ha scritto un luminare nell'ambito di questo settore, è un medico responsabile che non fa terrorismo psicologico, diciamo così. Allora di fronte a contributi di questo tipo io dico che la nostra proposta di razionalizzare l'istituzione delle stazioni dei cellulari sul territorio, guardando semplicemente a quelle che sono le esigenze, cercando di tenere lontane queste stazioni dai centri densamente abitati, dalle realtà dove si concentrano persone, soprattutto persone più esposte a certi rischi come i bambini, era una proposta assolutamente di buon senso, per questo il piano di localizzazione a nostro avviso va eliminato, va revocato, o sospesa la sua validità, si può anche semplicemente sospendere. Poi chiedevamo... leggo il punto 3: "esprimersi a favore di un accordo con le compagnie per una diversa localizzazione anche degli impianti già installati, ed operando in zone abitate o fortemente frequentate come gli impianti sportivi di San Giovanni e il campo di calcio del Carburo per queste motivazioni: per adottare un criterio prudenziale, visto che poi c'è un'esigenza tecnica di mantenere in quei luoghi quel tipo di impianti, scegliere di ridurre drasticamente il numero delle stazioni previste dal piano tuttora in vigore, e di prevedere nel nuovo piano la loro localizzazione solo in pochi luoghi di non rilevante valore ambientale, lontani da zone abitate e dalle cosiddette "aree sensibili". Mi sembra che queste proposte siano proposte di buon senso, e sembrava, dalle prime esternazioni del Sindaco, che fossero condivise dal Sindaco con un significativo mutamento di rotta. Chiedevamo anche una quarta cosa: stabilire che siano revocate le autorizzazioni paesaggistiche già rilasciate per il Puntale e le Fortezze Medicee, e subito bloccare quelle eventualmente in fase di rilascio nel caso interessino altre zone delicate dal punto di vista ambientale. Qui c'entra sempre il problema della salute dei cittadini, della tutela dei cittadini, ma c'entra anche la grande rilevanza ambientale - diciamo così - di queste aree. Ora atti quali quello della cementificazione della vasca del Raggione, che è in termini concettuali, una brutalità, non mi viene un'altra espressione. O atti come quello della creazione di un bunker sotterraneo al Puntale che ormai è arrivato fino alla testa del fungo, perché mi sembra che stamani, mentre passavo per venire in Consiglio, ho visto delle persone che camminavano tranquillamente sulla struttura in cemento armato, avevano aperto le protezioni, per cui siamo arrivati in cima, abbiamo già fatto il bunker; atti di questo tipo sono gravemente lesivi per il nostro patrimonio ambientale. Il patrimonio ambientale non è soltanto uno strumento per creare quel famoso "sviluppo sostenibile" di cui molto spesso tutti quanti noi politici ci sciacquiamo la bocca, ma è qualche cosa che dobbiamo sentire come un'eredità da trasmettere ai nostri figli perché sono "i gioielli di famiglia" che dobbiamo tutelare, trasmettere, così come abbiamo ricevuto possibilmente ugualmente integri e forse migliorati alle generazioni future. Allora, di fronte a questa proposta, se l'Amministrazione Comunale l'avesse recepita avrebbe preso delle misure conseguenti e forse sarebbe riuscita intanto ad evitare la cementificazione del Puntale. Bastava semplicemente riportare in Commissione Integrata il problema dicendo: "signori, effettivamente valutato l'impatto ambientale dell'opera, ci siamo sbagliati, riportiamolo alla valutazione della Commissione, revochiamo l'autorizzazione paesaggistica", a quel punto automaticamente veniva revocata la concessione edilizia e si poteva andare a una trattativa con le compagnie telefoniche. Questa cosa si può fare anche adesso, infatti noi chiediamo di farla e poniamo in votazione questo O.d.G.. Certo sarebbe stato meglio che l'Amministrazione Comunale, coerentemente con quanto dichiarato dal Sindaco, si fosse attivata già nel mese di gennaio”. Peria Roberto del gruppo “Insieme per il futuro”: “No! no! no! Questa relazione scientifica fa riferimento alle basse frequenze, che sono quelle emesse dai cellulari che noi usiamo, che dobbiamo usare responsabilmente, ma anche dalle antenne. Chiaramente il discorso che fai te è un discorso che non è sbagliato completamente, perché io ho fatto misurare da un tecnico amico della ditta cosa spara un cellulare quando chiamo un numero, in emissione, mi sembra che si arrivava intorno ai 30 Volt Metro, che è una cosa spaventosa, quindi sicuramente mettere un telefono cellulare vicino alla testa non fa bene perché surriscalda i tessuti, provoca potenzialmente dei danni biologici, però è anche vero che l'esposizione che uno ha ad un cellulare... a meno che non sia un pazzo che sta dieci ore al giorno con il cellulare all'orecchio, è limitata a pochi minuti, mentre chi si trova le antenne dei cellulari a pochi metri da casa o a pochi metri dall'impianto sportivo ha un'esposizione continuativa. Probabilmente avrà un'esposizione di minore intensità sicuramente controllata dall' ARPAT, controllata dagli organismi preposti, per l'amor di Dio, non si supereranno, spero mai i 6 Volt Metro, e io non ho mai capito per altro se i Volt Metro vengono riferiti a ciascuna antenna oppure al campo elettromagnetico complessivo creato da più antenne quando esistano sul traliccio, perché altrimenti è un altro discorso, eh! Loro lo fanno per ciascuna antenna”. Peria Roberto del gruppo “Insieme per il futuro”: “Non si capisce come possa essere. Certamente quello che è preoccupante e pericoloso è l'esposizione continuativa, cioè 24 ore al giorno, che uno può avere se si trova un'antenna vicino casa, in un centro abitato a pochi metri da casa”. VIVA LA COERENZA. MI PARE CHE IN NOVE ANNI LE ANTENNE SUL TERRITORIO SI SIANO MOLTIPLICATE. SONO STATE MESSE ANCHE AL CAMPO SPORTIVO DI SAN GIOVANNI
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