Nel frattempo mi sono andato a leggere la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione del comune unico. Allโart. 4 di tale testo si prevede la nomina di un commissario regionale che dovrebbe affrontare i problemi della fase di passaggio. Dal punto di vista manageriale non รจ una buona soluzione: la soluzione di problemi prevedibili oggi e per cui oggi รจ possibile concordare una soluzione viene demandata ad un commissario (una sorta di mago) che, ex imperio, risolverร tutto. Mi preoccupa, poi, il fatto che secondo il comma 3 dellโart 4, tale commissario sarร sottoposto agli indirizzi del Presidente della Regione e non degli Elbani e, sopra tutto, non ad un piano di fusione che avrebbe potuto essere dettagliato nella legge stessa. Al comma 1 del successivo art. 5 si specifica poi che i piani strutturali, i regolamenti edilizi del traffico etc. potranno essere liberamente modificati dal Commissario. Quanto dureraร in carica il
Commissario? 90 giorni o 3 anni?Dubito che queste disposizioni siano in linea con gli obblighi che ci impone la Carta Europea delle Autonomie Locali, ratificata senza riserve dallโItalia con la legge 439 del 1989 e che, essendo agganciata ad un trattato internazionale, รจ una โlegge rinforzataโ e, nella gerarchi delle norme, viene prima della legge nazionale e di quella regionale. Non vorrei che, oltre alla confusione manageriale, si attivasse un contenzioso legale infinito.
Con preghiera di diffusione.
Suo
Massimo BALDUCCI
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