Caro Roberto, tieniti cara la tua disponibilitร al dialogo ed al confronto, รจ merce rara e fa punti. Sono dโaccordo con te quando dici: โโฆ nostro primario dovere รฉ quello di tornare alla politica del confronto; dovere dei politici รฉ illustrare, spiegare e confrontarsi davanti ai cittadiniโ. E' chiaro comunque che queste affermazioni sono vere, cioรจ valgono, solamente se di una questione si ha la forza di isolarne il merito dal metodo. Mi spiego meglio; sulla questione comune unico non mescoliamo il metodo con cui si cerca di arrivare ad un referendum, dal merito vero e proprio del โComune Unicoโ, altrimenti si rischia di far piรน propaganda che politica. Se io facessi politica attiva nella convinzione che il Comune Unico fosse una sciagura per lโElba, allora porterei allโattenzione dei cittadini non solo e comunque non tanto, il modo un poโ troppo โfurbettoโ della campagna referendaria, quanto le argomentazioni convincenti sul perchรฉ il comune unico non andrebbe bene. Almeno una volta al giorno, spiegherei perchรฉ allโElba non cโรจ bisogno di far sistema cominciando da una razionalizzazione dei processi comuni replicati nelle attuali, inefficienti, otto realtร comunali. Almeno una volta al giorno spiegherei ai cittadini, dati alla mano, perchรฉ una simile razionalizzazione dovrebbe essere meno efficiente e costare di piรน rispetto alla situazione attuale. Infine, ma non meno importante, spiegherei perchรฉ lโElba non ha bisogno di una politica di sviluppo armonica, comune su tutto il territorio, mentre si dovrebbe sempre piรน appassionare alle lotte quotidiane degli otto galletti nel pollaio. Comunque, poichรฉ il processo di unificazione dei comuni andrร avanti perchรฉ รจ nellโordine naturale delle cose, tanto varrebbe che chi fa politica, con sano spirito concorrenziale, optasse per un atteggiamento propositivo piuttosto che smantellatore delle proposte degli altri.
Elbano
