Cerchiamo di non tagliarci le p.....per fare dispetto alla moglie...
Provare un po' di invidia o gelosia per chi gestisce le spiagge รจ giusto averla (tanta anche per chi possiede casa sul lungomare o in pineta), perรฒ i bagnini sono i "front man" del turismo balneare che porta denaro e lavoro anche a chi affitta case a S.Piero o chi rifornisce i bar e i ristoranti de La Pila di acqua minerale da Portoferraio.
Purtroppo la spiaggia sta presentando il conto di 45 anni di lavori a ridosso del mare e della spiaggia stessa: ville, alberghi, porto e strada lungomare.
Ma avete visto la spiaggia all'altezza della villa dei Valle tra Tropical e Iselba? il Mare ha portato via 2 metri di spaggia oltre la recinzione.
I tanto criticati pontili sono stati comunque un tentativo di arginare l'erosione. Cerchiamo di essere legittimamente critici ma logici e cotruttivi...
La preoccupazione รจ tanta. Gli errori sono stati fatti, anche se nessuno ha mai ammesso nulla, sarebbe giร un bel gesto di umiltร dire "sulla spiaggia, sulla pineta e sul porto abbiamo sbagliato per appena 50 anni"... da Gavassa a oggi l'elenco รจ lungo.
Per fortuna la strada litoranea non fu mai completata sino a La Foce. L'importante รจ capire che per prevedere altro cemento in mare o sulle spiagge (vedere anche Cavoli) sarebbe bene agire con prudenza e sapere che le conseguenze le vedranno i nostri nipoti. Oggi noi vediamo i danni causati dalle opere costruite negli anni '60!!!
Sul futuro della spiaggia sarebbe opportuno poterne discutere senza pregiudizi ideologici... anche nei confronti di questa amministrazione che non mi risparmio mai di criticare.
Se si rompe una cabinovia o l'impianto di innevamento in montagna, cosa pensiate farebbero i valligiani di ogni colore politico?
a) se la prenderebbero con i gestori dei rifugi
b) attaccherebbero la maggioranza impedendogli la riparazione perchรจ un assessore รจ proprietario di un rifugio
c) cercherebbero di risolvere il problema con beneficio per tutta l'economia della valle
Certo รจ che senza un mea culpa o una "tregua urbanistica concordata" tra le parti politiche avverse non si arriverร mai a una soluzione, anzi, si aumenterbbe soltanto il conto da far pagare alla prossima generazione di campesi.
Ci vuole un segnale politico "forte" da parte di chi intenderร amministrare Campo, un Piano Strutturale rigoroso e aderente alle necessitร della collettivitร e di quei pochi singoli casi di reale bisogno, certamente senza piรน arrivare a fare una meschina "urbanistica all'ingrosso" per sdoganare gli appetiti speculatori di pochi.
Paolo Franceschetti