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Walter Tripicchio da Walter Tripicchio pubblicato il 20 Febbraio 2012 alle 12:38
Parlo prima di tutto a titolo personale, in seconda battuta quale rappresentante dei giovani albergatori elbani, per esprimere disappunto e stupore nelle recenti dichiarazioni del primo cittadino di Portoferraio, in merito all’istituzione della tassa di soggiorno. Il disappunto nasce per l’evidente non curanza delle difficoltà economiche in cui versano le nostre attività, già abbondantemente assoggettate ad una pressione fiscale senza pari nel resto della Provincia livornese, in un quadro generale di crisi economica di cui ancora non si intravede lo sbocco. Le tariffe della stagione 2012 sono già state comunicate ad Agenzie e Provincia, le prenotazioni sono già iniziate: l’introduzione della tassa di soggiorno in questo frangente è una scelta fatta fuori tempo massimo! Questo presuppone una certa superficialità, se non un malcelato intento punitivo, da parte dell’Amministrazione. Lo stupore invece è frutto del repentino cambiamento di opinione del sindaco. Non più tardi di quattro mesi fa, all’Assemblea degli albergatori egli dichiarò fermamente una posizione contraria all’istituzione della tassa di soggiorno. Argomentò la propria netta contrarietà anche affinché tutta l’isola, con le sue otto amministrazioni, prendesse una decisione comune e non si creassero disparità di trattamenti nei confronti dei turisti. Egli sposò in pieno la proposta avanzata da tutte le associazioni di categoria di trovare gli strumenti giuridici per istituire una tassa di sbarco, anche con la collaborazione dell’ Autorità Portuale. Erano presenti molti esponenti delle istituzioni, tra cui l’assessore provinciale al turismo Pacini e gli assessori regionali Ceccobao e Scaletti. Questa è la politica, mi si obbietterà: un giorno si afferma una cosa, mentre se ne pensa un’altra ed alla fine se ne realizzerà una terza. Mi sono fatto due conti: 2,50 euro a pernottamento, moltiplicato per il numero di presenze (5000) del mio piccolo albergo, significa una perdita per l’azienda di 12.500 Euro di cui non è ben chiaro l’utilizzo. Questo comporterà una contrazione delle stagionalità da 6 a 3 mesi o un minor numero di assunzioni, con ricadute anche sul piano sociale! Nel frattempo le amministrazioni comunali limitrofe gongoleranno all’idea che Portoferraio torni al periodo del suo splendido isolamento mediceo, e riesca nello stesso tempo a non offrire nessuno spettacolo veramente attrattivo per il turista e addirittura a pretendere il pagamento di una ennesima gabella! Con questo intervento spero di aver illustrato le ragioni di una fetta importante del tessuto economico e sociale della nostra isola, che si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza, su di una nave abbandonata dal timoniere in balia delle onde. Capitano, mio capitano..! Arch. Walter Tripicchio Presidente Giovani Albergatori Isola d’Elba
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