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Asl di Massa, c'e' anche dell'altro ............ da Asl di Massa, c'e' anche dell'altro ............ pubblicato il 19 Febbraio 2012 alle 22:15
Al Capitolo (pag. 1) «1. Premessa» dopo il primo capoverso: «La Commissione, negli ultimi due anni, ha iniziato ad occuparsi dello stato della sanità nella Regione Toscana con l'audizione dell'allora assessore al diritto alla salute, Enrico Rossi, nella qualità anche di coordinatore degli assessori regionali alla salute.», inserire i seguenti capoversi: «In quella circostanza furono richieste spiegazioni anche su un concorso per assistenti amministrativi bandito proprio nella ASL n. 1. Si ricorda la vicenda: qualche giorno prima della conclusione di tale procedura un anonimo inviò copia delle domande poste alla prova scritta accusando di irregolarità la commissione esaminatrice; il direttore generale annullò la procedura ed informò la Procura della Repubblica; in seguito un ricorso posto dinanzi al TAR da alcuni concorrenti portò alla validazione della graduatoria ed all'assunzione di circa 40 assistenti amministrativi. Molti dei vincitori risultarono essere imparentati o comunque molto vicini ad importanti personaggi politici ed amministratori operanti nella provincia di Massa Carrara, tutti appartenenti allo schieramento di Centro-Sinistra. L'allora assessore Rossi fu interrogato in data 17 novembre 2009 e rispose in maniera tutt'altro che esaustiva assumendo, al termine dell'audizione, un tono arrogante e provocatorio (si rinvia al resoconto stenografico). La Commissione, nei giorni immediatamente successivi, gli ha inviato una serie di quesiti a cui ha risposto solo in data 10/03/2010, riportando una serie di atti formali, ma senza entrare nella sostanza dei problemi sollevati. Oggi si può affermare che anche tale procedura merita un approfondimento: da parte della Procura della Repubblica per l'eventualità che copia delle domande sia stata fornita in anticipo a qualche concorrente in cambio di denaro o voti da parte della Corte dei Conti perché andrebbe valutato se era giustificato bandire il concorso e soprattutto se, contestualmente con l'assunzione dei vincitori, si è determinata un'effettiva riduzione dei costi sostenuti per le cooperative che fornivano servizi amministrativi alla ASL. Rossi era molto ben informato in merito, sia perché un attento conoscitore della realtà della provincia, essendo in quell'ambito territoriale la sua residenza Pag. 15 in quegli anni, sia perché aveva disposto che mensilmente gli fosse presentato un report sull'andamento delle assunzioni in tutta la Regione. Forse ha tollerato l'incremento della spesa per il personale nell'anno che ha preceduto la sua elezione a presidente della Giunta Regionale, il 2009, per scopi politici, evitando accuratamente di entrare in rotta di collisione con le cooperative che da sempre rappresentano in Toscana uno strumento per convogliare il consenso verso la parte politica a cui appartiene. A tal proposito è documentato il fatto che proprio il direttore generale pro-tempore, dott. Antonio Delvino, abbia avviato il processo di re-internalizzazione dei servizi forniti dalle cooperative; non appena divenne direttore generale si accorse del ruolo abnorme svolto dalle cooperative nella ASL n. 1 ed operò immediatamente per sospendere i servizi più macroscopicamente irregolari. Verificò inoltre che il costo orario di un operatore di cooperativa era maggiore del 10-15 per cento del costo orario di un dipendente con la qualifica di assistente amministrativo e notò che il turn-over di tale categoria professionale era stato sospeso da diversi anni, evidentemente per favorire lo sviluppo delle cooperative. È possibile che questa sua azione sia stata poco gradita a chi tradizionalmente ha usato le cooperative come proprio bacino elettorale, utilizzando la precarietà come leva psicologica per convogliare e mantenere il consenso verso una determinata parte politica, in dispregio del diritto costituzionalmente sancito ad un lavoro dignitoso ed adeguatamente retribuito». Castellani, Barani. APPROVATA CON LA SEGUENTE RIFORMULAZIONE Al Capitolo (pag. 1) «1. Premessa» dopo le parole «procedure concorsuali», inserire le seguenti: A tale ultimo riguardo nel corso della predetta audizione furono richieste spiegazioni anche su un concorso per assistenti amministrativi bandito proprio nella ASL n. 1 (1). La Commissione, nei giorni immediatamente successivi, ha inviato all'assessore Rossi una serie di quesiti cui ha risposto in data 10/03/2010, riportando una serie di elementi formali (2). Castellani, Barani. PROPOSTA DI MODIFICA 1.4. A pagina 1, al «punto 1) Premessa», dopo le parole «trasmessa dalla Giunta regionale», sostituire le parole «e dall'Onorevole» fino a «Commissione» con le seguenti «e dagli onorevoli Barani, Lo Moro e Burtone, membri della Commissione». Lo Moro, Burtone, Livia Turco, Laganà Fortugno, Zunino. (Approvata) (1) Si ricorda la vicenda: qualche giorno prima della conclusione di tale procedura un anonimo inviò copia delle domande poste alla prova scritta accusando di irregolarità la commissione esaminatrice; il direttore generale annullò la procedura ed informò la Procura della Repubblica; in seguito un ricorso posto dinanzi al TAR da alcuni concorrenti portò alla validazione della graduatoria ed all'assunzione di circa 40 assistenti amministrativi. Molti dei vincitori risultarono essere imparentati o comunque molto vicini ad importanti personaggi politici ed amministratori operanti nella provincia di Massa Carrara, tutti appartenenti allo schieramento di Centro-Sinistra. (2) Tale procedura merita un approfondimento da parte della Procura della Repubblica per l'eventualità che copia delle domande sia stata fornita in anticipo a qualche concorrente in cambio di denaro o voti, nonché da parte della Corte dei Conti perché andrebbe valutato se era giustificato bandire il concorso e soprattutto se, contestualmente con l'assunzione dei vincitori, si è determinata un'effettiva riduzione dei costi sostenuti per le cooperative che fornivano servizi amministrativi alla ASL. A tal proposito è documentato il fatto che proprio il direttore generale pro-tempore, dott. Antonio Delvino, abbia avviato il processo di re-internalizzazione dei servizi forniti dalle cooperative; non appena divenne direttore generale si accorse del ruolo abnorme svolto dalle cooperative nella ASL n. 1 ed operò immediatamente per sospendere i servizi più macroscopicamente irregolari. Verificò inoltre che il costo orario di un operatore di cooperativa era maggiore del 10-15 per cento del costo orario di un dipendente con la qualifica di assistente amministrativo e notò che il turn-over di tale categoria professionale era stato sospeso da diversi anni, evidentemente per favorire lo sviluppo delle cooperative
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