Da questi scambi sul blog, se non avessi conosciuto l'Elba di persona, sia per lavoro che per vacanza e tanti Elbani di cui mi sono innamorato per la cortesia e la pulizia di sentimenti, avrei faticato molto, per non dire mi sarebbe stato impossibile, formarmi una opinione positiva sull'Elba, che invece ho. Purtroppo, di campane stonate, inneggianti a secessioni ed indipendentismi sgangherati che si traducono poi in tanta miseria dialettica e col piazzare qualche "trota" su una poltroncina, da queste parti, ne abbiamo da vendere. Diciamo pure che io vivo nella patria di questa becera sottocultura che attecchisce velocemente negli spazi aperti dalla deregolamentazione a prescindere dalla latitudine. Pertanto, se mi permettete, รจ con grande cognizione di causa che mi permetto di consigliare di piantarla lร con i liguaggi "forti" che fanno tanto male alla gente, alle vere professionalitร , all'immagine complessiva del posto ed inevitabilmente anche all'economia. L'Elba, si trova in una condizione di equilibrio molto instabile, da una parde si va verso la svendita totale del bene, la fuga e la fine, dall'altra, verso l'opportunitร di serrare i ranghi, fare un salto qualitativo anche culturalmente, fare sistema (non lasciate cadere nel vuoto l'appello del Mantovani, non fatelo questo errore) per garantire continuitร all'economia del posto e quindi a se stessi. Son certo che il il buon senso, la presa di coscienza e poi la deteminazione a compattare i ranghi, avranno la meglio, malgrado i fuochi artificiali col botto ancora in corso. Ho finito!
Saluti
Vinicio T.
