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Per Par Condicio da Per Par Condicio pubblicato il 15 Febbraio 2012 alle 21:28
Per par condicio, da [URL]www.greenreport.it,[/URL] vorrei portare all'attenzione dei Camminatori una "campana" che di rado si sente suonare. -------------------------------------- Gli antiparco elbani contrari anche al progetto Life per eradicare i ratti da Montecristo [ 11 gennaio 2012 ] Ogni tanto sulle pagine di greenreport.it raccontiamo di grandi campagne di eradicazione dei ratti in sperdute isole dell'Oceano Atlantico o nei paradisi degli atolli dell'Oceano Pacifico, dove insospettabili organizzazioni come BirdLife International, Rsbp, Iucn, Wwf e fior di istituzioni scientifiche si impegnano all'eradicazione di uno dei piรน pericolosi alieni importati dall'uomo nelle isole: i ratti, utilizzando ogni mezzo, comprese l'esche lanciate con l'elicottero. Si tratta di "protocolli" ormai sperimentati ed utilizzati in tutto il mondo e che nessuno contesta piรน... meno che all'Elba, dove la scienza รจ evidentemente per qualcuno un'opinione e dove chiunque si sente in dovere di mettere in dubbio le scelte di scienziati e ricercatori, a cominciare da Carlo Gasparri, un anziano ex campione di pesca subacquea, attualmente presidente della piccola associazione antiparco "Arcipelago Libero", che con una lunghissima lettera inviata a ministero dell'ambiente, Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Comune di Portoferraio e regione Toscana, ecc. si รจ scagliato contro l'eradicazione dei ratti dall'isola di Montecristo, ipotizzando piรน o meno una devastazione dell'ambiente. Anche se in molti pensano che dietro questa non ben meditata iniziativa ci sia il tentativo di Arcipelago Libero di sgomitare e farsi un po' di notorietร  per cercare di piazzare un suo uomo alla presidenza del Parco Nazionale (per la quale esiste una lunga ed imbarazzante fila di autonominati, spesso nemici od ex nemici del Parco), รจ anche vero che alla parola "eradicazione", come giร  accaduto per i cinghiali, sembra che gli anti-parco elbani perdano l'uso del discernimento. La cosa รจ sembrata un po' troppo anche per la direttrice del Parco Nazionale, Franca Zanichelli, che oggi ha risposto a Gasparri con una puntuta precisazione. Ecco il testo: In risposta alla nota pervenuta dall'associazione Arcipelago Libero la direzione del Parco comunica quanto segue. L'attivitร  di derattizzazione rientra tra le azioni che costituiscono il progetto Montecristo 2010 che รจ stato avviato da oltre un anno grazie alla cooperazione tra piรน partner (tra cui Ispra, Regione Toscana, Parco Nazionale, ecc.) e che vede come beneficiario il ministero delle risorse agricole - Utb di Follonica, soggetto gestore dell'isola di Montecristo in quanto Riserva Naturale dello Stato. Il progetto รจ stato cofinanziato dallo Stato italiano e dalla Ue tramite il Regolamento Life ed รจ arrivato secondo nella classifica europea tra i progetti meritevoli del 2010. Le azioni sono finalizzate all'eliminazione delle specie dannose per il patrimonio naturale europeo e rientrano a pieno titolo nella strategia di conservazione approvata dal Ministero dell'Ambiente. Ogni partner esegue i propri compiti stabiliti dalla scheda tecnica del progetto, approvato dal Consiglio Direttivo del Parco prima dell'inoltro della candidatura all'Unione europea per la richiesta di finanziamento. La derattizzazione dell'Isola di Montecristo รจ pertanto un'operazione stabilita entro il progetto, monitorata e autorizzata da tutte le autoritร  competenti, incluso Comune di Portoferraio e Ministero della Salute, che si compie nel rispetto di tutte le ordinanze citate dal Sig Gasparri, perchรฉ, si ricorda che il Parco รจ un Ente pubblico e non puรฒ che muoversi sempre e solo nel rispetto delle Leggi vigenti. Non opera certo a tentoni, come si vuol far credere, neppure con finalitร  diverse da quelle per cui รจ stato istituito. Dire che il Parco distribuisce sull'Isola di Montecristo 26 tonnellate di veleno รจ una cosa non vera che offende il buon senso del piรน semplice dei cittadini: si tratta di 26 tonnellate di pellet alimentare (analogo a quello usato ovunque per contenere i ratti) costituito cereali e mangime appetibile al cui interno vi รจ una percentuale millesimale di principio attivo velenoso. Le esche non possono essere collocate fisicamente a terra come avviene nelle cittร  per la particolare inaccessibilitร  del territorio e sono distribuite via aerea con uno speciale imbuto prestato da un'altra area protetta che ha giร  eseguito un intervento analogo in Sardegna. L'operazione si fa in inverno per ridurre ogni possibile interferenza negativa con fauna selvatica migratoria e la modalitร  di erogazione sarร  per fasi secondo un piano giร  collaudato in casi analoghi che ne ottimizza l'efficacia riducendo i potenziali rischi per l'ambiente circostante. Si ricorda tra l'altro che Montecristo รจ disabitata e le visite turistiche sono sempre fatte sotto il controllo del corpo Forestale. Nessuno puรฒ girare sull'isola liberamente ad esclusione del personale di servizio. Vorremmo rassicurare l'associazione Arcipelago Libero sugli allarmi che ha voluto lanciare a tutte le autoritร  competenti poichรฉ si poteva semplicemente avere tutte le spiegazioni dal Parco prima di seminare inutili preoccupazioni. Per tutti coloro che ritengono di volere avere maggiori informazioni il Parco รจ a disposizione ( si veda anche il sito del progetto [URL]www.montecristo2010.it[/URL]) . Si ricorda infine che la derattizzazione era stata effettuata, con successo totale, dal Parco alcuni anni or sono nella piรน piccola Giannutri, avvalendosi di risorse di un analogo progetto europeo. Concludendo, si segnala che in molte altre isole del Mediterraneo e in altre aree esotiche, diversi soggetti istituzionali e associazioni, come la Royal Society of the Protection of Bird, (la piรน importante associazione mondiale per la tutela degli uccelli) stanno compiendo operazioni simili in ambienti selvaggi per limitare il disastroso incremento dei ratti, ritenuto ovunque una specie gravemente nociva. ---------------------------- Vinicio T.
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