IL PARADOSSO DEL PD
Leggo i commenti dei miei amici alla batosta che i candidati 'interni' del Partito Democratico hanno preso a Genova dal 'comunista' Doria. C'era da aspettarselo!
Al di lร delle facili analisi antropologiche sull'evoluzione della societร , o del fattore 'media sociali', รจ lampante come il PD sia un partito PARADOSSALE. Se infatti al suo interno la dirigenza รจ composta da cattolici ex-democristiani promiscui a riformatori (come amano definirsi) ex-comunisti, non รจ cosรฌ per il suo potenziale elettorato. Tra i cittadini, chi รจ orientato ad una politica moderata e in linea con i dettร mi europei, ha l'imbarazzo della scelta a partire dall'UDC. Ma chi invece reputa necessaria una svolta 'a sinistra' e ritiene che si debba esprimere DAVVERO maggiore equitร e impedire l'ulteriore impoverimento delle classi medio-basse, non si riconosce nell'orientamento del partito che siede 'a sinistra' in parlamento.
Forse รจ anche un po' colpa degli italiani, che ancora temono partiti con background da rosse bandiere. Ma gli italiani vogliono un grande partito attento a queste cose: alzare le pensioni minime ad una soglia di non povertร ; garantire la qualitร dei servizi primari come acqua, istruzione scolastica e assistenza sanitaria; favorire l'occupazione e aumentare i salari minimi; sostenere le madri; garantire a precari e inoccupati l'assistenza necessaria a sopravvivere, o perlomeno non vedersi pignorare la casa da equitalia per non aver pagato una bolletta.
Forse il paradosso della dirigenza del PD รจ anche un paradosso dei suoi elettori, che ancora non hanno capito che chi li dovrebbe rappresentare pensa invece all'interesse dei grossi capitali.
Cosรฌ oggi ci troviamo di fronte ai Pisapia e i Doria e la cosa sorprendente รจ che questo non ci sorprende affatto. Ben vengano politici sensibili alle tematiche ambientali e sociali, alle rinnovabili e alla solidarietร , politici insomma vicini alla gente.
E se invece di fare solo i sindaci si candidassero a governare il Paese?
