[SIZE=4][COLOR=darkred]CARUGGINE IVANO E IL VERNACOLO RIESE [/COLOR] [/SIZE]
Visto che in coincidenza del anniversario di Camminado la polemicha : Soldani โ Monello โ Marzolla โDiversi ecc eโ terminata , almeno io spero, vorrei solamente intervenire , per dare due rapidissime risposte agli ultimi intervenuti e per presentare una persona.
A caruggine. Mi dispiace, non ho afferrato il senso della tua provocazione. Probabilmente per due elementi : il fatto che lโaltro Post fosse estremamente offensivo ( o รจ un riese finto, o รจ uno che non mi conosce) e che una delle due persone alla cui universitร io mi sarei formato, il โMercinoโ , era mio nonno. Poi mi รจ venuta a mente anche la storiella di Ruffini e allora ho capito tutto. Scusa questa volta la cantonata lโho presa io. Un abbraccio .
A IVANO DI RIO. Avremo occasione di ritornare sul valore culturale del Vernacolo. Il tema รจ un pรฒ complesso.
Su questo punto ho avuto delle polemiche, in passato, con qualche giornalista locale. Per il momento posso solo dire questo: non va bene, secondo me , quando viene quasi recitato da persone che lo usano come lingua che da forza al colore locale. Per mettere in evidenza storielle, battute, sfondoni di persone meno preparate.
Quelli che lo usano cosรฌ sono sempre appartenenti alla fascia sociale piรน colta. Non avviene mai il contrario. Sono sicuro che tu non lo utilizzi cosรฌ.
Ti dirรฒ, io non ho nulla contro il vernacolo. Era la lingua di mio nonno, rappresentato nellโimmagine , che prego Fabrizio di pubblicare. si tratta di un ritratto ad olio che ho dipinto negli anni sessanta.
Eโ un riese dโaltri tempi che se ne sta al sole appoggiato al muro di un vicolo del Buchino. Si chiamava Agusto Timante Mancusi detto il โMercino โ.
E per lui che mi sono arrabbiato.
Giovanni Muti
