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FLAVIO MARZOLLAM da FLAVIO MARZOLLAM pubblicato il 4 Febbraio 2012 alle 5:31
[SIZE=4][COLOR=darkred]IL TESTE flavio marzolla [/COLOR] [/SIZE] Mi lega a Giovanni Muti “il Monello” un rapporto di odio-amore da circa 40 anni. In questo lunghissimo periodo abbiamo avuto visioni univoche e scontri terribili, sempre e soltanto però su questioni politiche. Sono sinceramente dispiaciuto che il suo intervento abbia scatenato un così grande putiferio. Come persona “informata dei fatti” e interessata, mi corre l’obbligo di ripercorrerli: il Sindaco Segnini, nel suo intervento, ha chiarito, o meglio, ha giustificato perché i sindaci elbani hanno confermato la loro fiducia alla Dottoressa Calamai, così come ha fatto poi il Sindaco Bulgaresi. Secondo costoro, la conferma, acritica, a differenza di come si sono posti altri sindaci della nostra provincia, è dovuta al fatto che cambiare dirigente avrebbe voluto dire ripetere a una nuova persona le richieste sacrosante dei comitati e di tutti gli elbani sulla questione ospedale e sanità in genere. Nel mio intervento mi sono permesso di dissentire da quella che ritengo una giustificazione inconsistente, sostenendo che Calamai, Scelza e perfino l’Assessore Scaramuccia sono dei semplici esecutori di ordini che partono dal Governatore della Toscana, già assessore, notevolmente capace, alla sanità Rossi. In premessa, avendo colto nell’intervento del Dottor Balatresi che la decadenza dell’Ospedale Elbano è iniziata nel 2000, ho dichiarato che i maggiori responsabili sono Segnini in quanto dirigente di zona ASL dal 2000 al 2005 e Peria in quanto presidente della conferenza dei sindaci. Ho inoltre detto che sei sindaci su otto appartengono a forze politiche che sostengono il modello di sanità privata anziché pubblica. Avevo esortato quindi il comitato a individuare la controparte che ritengo sia esclusivamente la Regione Toscana e la sua politica di tagli ai servizi. Evidentemente sono andato “fuori dal coro”, motivo per il quale Chetti Soldani ha ritenuto doveroso fermarmi. Cosa che non condivido pur ritenendola possibile. Ciò che non accetto è l’intervento di Cheti Soldani, quando, contestando il Monello, definisce il mio intervento letteralmente “…..mi sono permessa di interrompere un intervento che stava degenerando in un comizio partitico fuori da ogni tematica e logica, l'obbiettivo era far parlare in tempi brevi più persone possibili e non dare spazio a rabbie incontrollate e gratuite verso i presenti. ...in una assemblea pubblica il cittadino ha il diritto di parlare non di sparlare e se nessuno è intervenuto è perchè stavo facendo la cosa più giusta. Sempre Cheti Soldani, nella sua successiva replica al Monello “...a quello che diceva il teste -“Persona che attesta qualcosa che è a sua conoscenza, davanti a un giudice, impegnandosi a dire la verità: || t. a carico, che attesta le prove di colpevolezza di un imputato; opposto a: t. a difesa, che ne attesta l'innocenza“- nel suo sproloquio(…) dell'attacco che ha fatto al sindaco Segnini e ad altri, era argomento fuori luogo e non libertà di esprimere le proprie idee,(…). Questo è quanto. Interviene poi Giancarlo Diversi a rincarare la dose. Dice: “Quello che ho visto è stato un esponente politico di Rifondazione Comunista (di cui sono stato alleato come cittadino indipendente alle amministrative del 2009 a Portoferraio) che ha denigrato i Comitati che da due anni si battono per un diritto costituzionale dovuto a tutti gli elbani e suoi ospiti, sfruttando il fatto di avere un microfono in mano per aizzare i presenti contro il presidente della Conferenza dei Sindaci, tentando di distruggere l'unico percorso……incontro con la Asl di Livorno“. Continua Diversi “Flavio Marzolla ha parlato ben oltre i 5 minuti” – per l’esattezza 5, 37 compreso l’interruzione di cui sopra- “Per lo meno avesse messo in evidenza delle proposte… (ho evidenziato, a mio parere e a quello della modesta forza politica che rappresento, quello che dovrebbe essere il vero obbiettivo, il Governatore Rossi) …… l'astio antico e sterile tra fazioni che si odiano…” e ancora continua “Faccio anche rilevare come alla manifestazione del 7 ottobre una persona di R.C. sia entrato senza nessun titolo e di forza all'incontro/scontro con la Commissione Regionale per la Sanità....” (azione non condivisibile da parte del PRC, come non abbiamo condiviso, caro Diversi, la tua personale campagna elettorale, quando hai partecipato in lista con noi alle scorse elezioni amministrative, in concorrenza con Peria, con appositi “santini” stampati in proprio. E ancora continua Diversi “Lo vedo come il solito tentativo di distruggere ciò che i "vecchi" della politica e dell'antipolitica non sono riusciti a fare nel loro passato.” E infine prosegue: “rimpiango che persone come Daniele Palmieri o Benedetto Lupi non siano al nostro fianco: questi dovrebbero essere i giusti rappresentanti di un Partito ormai inconsistente e logoro e che invece dovrebbe tornare a essere degnamente presente in un momento cosi delicato e drammatico”. Se il PRC è inconsistente e logoro perché dovrebbe tornare ad essere degnamente presente? Ringrazio comunque Giancarlo Diversi perché nutre per me affetto umano e mi riconosce tenacia, sentimenti e caratteristiche –scusate continuo la mia fase di sproloquio- che io non provo per lui. Oltretutto non ho espresso nessuna critica ai comitati che hanno il merito enorme di aver portato in piazza a difesa del diritto alla salute un folla enorme e che continuano a svolgere un ruolo fondamentale. Non vorrà per caso Diversi insegnare a noi del PRC il giusto modo di rapportarsi ai movimenti ? Martedì 31.02.2012, in quella sala, piena zeppa di persone, campeggiava una scritta. QUANDO L’INGIUSTIZIA DIVENTA LEGGE LA RESISTENZA DIVENTA DOVERE, è di Bertold Brecht, scusate se, nel mio piccolo, la sento anche un po’ mia. P.S. all’uscita sono stato avvicinato da diverse persone che hanno manifestato, cosa non richiesta, condivisione nella individuazione delle responsabilità sulla questione sanità elbana. Tanta gente che come noi di Rifondazione si chiede come, quando e soprattutto chi ha deciso di toglierci i nostri diritti. Oppure Cheti e Giancarlo pensano che sia stato Mago Zurli’ ? Flavio Marzolla segretario del Circolo PRC“U.Lupi” Isola d’Elba
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