Il voto al popolo
"...io quasi quasi me la porto via...democrazia..."
Cosรฌ diceva gaber in una vecchia canzone riferendosi alla bella matita che aveva ricevuto per votare, esprimendo in un solo pensiero come il qualunquismo prevalga sempre nelle scelte individuali rispetto a tutti i dettami etici del sistema democratico.
Voglio parlare di questo perchรจ il continuo scorrere di riflessioni, polemiche e critiche feroci che leggo qui mi ha fatto ricordare quanto pallose e noiose e prive di senso siano quelle parole delle quali tutti quanti ultimamente abusiamo, come concertazione, programmi, riunioni, condivisione, acquisizione, scelta del candidato, una figura nuova ecc. ecc.
Sembra che il termine democrazia sia quasi una pillola che si erge a vera panacea, come se citando questa parola in mezzo ad ogni contesto si facesse assumere a tutto il resto che affermiamo un significato piรน pulito e piรน nobile...e ce ne riempiamo la bocca...democrazia...vocabolo che automaticamente evoca termini contrari come tirannia e despotimo divenendo per contrasto un recinto che non permette di entrare alla negativitร sotto qualsiasi forma...
...democrazia...
Ma fermandoci a riflettere un attimo cercando, come forse dovremmo sempre fare, di chiamarci fuori dalle nostre convinzioni peraltro ereditate, riusciamo a cogliere alcune sfumature di diversa tonalitร nella rappresentazione di questo sistema...
...tanto per iniziare il voto รจ per tutti un diritto e anche un dovere, e il dovere non si esplica semplicemente andando a porre una croce su di un simbolo; vorrei richiamare l'antico concetto filosofico secondo il quale la consapevolezza delle nostre azioni รจ primaria per importanza, รจ prioritaria rispetto alle stesse azioni...ma consapevolezza significa informazione, significa una minima base culturale, significa innanzitutto non essere "pecoroni".
Ogni voto conta uno, chiunque lo esprima, e quindi dovrebbe essere un obbligo da parte di chi vota conoscere e capire (ancora due enciclopedie per ragazzi di altri tempi) e dimostrare di avere un minimo di basi per poter esprimere la propria opinione...ma chiaramente non รจ cosรฌ...
Il "popolo" che vota รจ lo stesso che riempie le sale quando proiettano Vacanze di Natale e che quotidianamente pende dalle labbra di Ventura, Marcuzzi, D'Urso, De Filippi, Biscardi e tanti altri oracoli della nuova TV...
E' lo stesso che ad ogni minima minchiata si precipita in piazza per sostenere o linciare un personaggio entrato nel mirino televisivo, รจ lo stesso che ha fatto decine di ore di coda per soffermarsi qualche secondo davanti alle spoglie di un Papa non per avere un attimo di raccoglimento spirituale ma per alzare la digitale e scattare una foto...
E' quello, proprio quello, che nei bar esprime la propria opinione telecomandata con faciloneria e senza un contorno di opportune riflessioni...quello che ama le convinzioni, le fedi e le certezze evitando il dubbio in ogni modo, perchรจ il dubbio รจ manifestazione del demonio proprio come l'essere mancini o disabili...
Il popolo รจ quello che guarda i TG con distrazione fino alle sezioni che riguardano fatti di cronaca o matrimoni vip o pettegolezzi vari (e i tg sono sempre piรน saturi di cose del genere) ed รจ anche quello che appena puรฒ passa avanti, appena puรฒ approfitta delle raccomandazioni (aiutati che Dio t'aiuta), appena puรฒ allarga il magazzino aspettando un condono, appena puรฒ non fa lo scontrino, appena puรฒ taglia da un senso unico, appena puรฒ lascia rifiuti in giro o getta elettrodomestici usati in una pineta...รจ lo stesso che fa beneficenza per gloriarsene senza pensare che ogni bisogno di enti benefici รจ un evento sentinella che denuncia una mancanza nell'assistenza pubblica o nei compiti dello stato, รจ lo stesso che negli Stati Uniti si precipita ad accogliere il ritorno di truppe di guerra sventolando bandierine...
...รจ lo stesso che sa tutto di segni zodiacali, ascendenti e decime case ignorando l'astromomia, proprio come fosse appena uscito dalle caverne ad attendere manifestazioni da parte di dei capricciosi...
Alla luce di tutto questo viene da farsi o no qualche domanda? Viene da chiedersi, non รจ vero, se l'abilitร al voto debba o non debba essere rilasciata dopo un piccolo esamino...ma poi, chi presiederebbe a un test da superare, chi avrebbe il diritto di escludere dal voto per palese ignoranza i cittadini? Capisco che anche quello che sto dicendo possa far nascere (per fortuna) una gragnuola di dubbi, ma continuo a pensare che il diritto al voto vada meritato, come il diritto di guidare per la strada o di intraprendere un'attivitร , con uno sforzo individuale per possedere un minimo di informazioni che facciano di un'azione sconclusionata una scelta effettiva.
Democrazia...come le primarie, le primarine e tutti quei penosi tentativi di mostrarsi democratici per forza, che si concludono poi non assecondando scelte dell'elettorato ma le decisioni prese a monte dalla direzione di partito, che oltre a dare forti indicazioni sovverte gli esiti quando non coincidono...
Ma continuiamo a dire che รจ comunque la miglior forma possibile per governare un paese, che รจ giusto che scelga il popolo (purchรจ scelga come deve scegliere) e ci sentiamo cosรฌ puliti, coscenziosi e solerti quando ci appropinquiamo al voto...
Poi, ai campesi capoliveresi e ferraiesi che continuano a discutere di candidati, nuovo e vecchio, terzo quarto e quinto schieramento, turismo a pezzi da ricomporre ecc. ecc. mi viene dal cuore di dire che i discorsi cominciano a ripetersi e il tutto sta assumendo un aspetto stantio e noioso, noioso, noioso...e a chi discetta continuamente del medio oriente e della relativa crisi mi viene da dire che la pace che cercano non si รจ mai manifestata, per un solo anno nella storia dell'umanitร , nel mondo intero...un motivo ci sarร o no?
polemicamente vostro
Rhino