Dio รจ morto proprio per questo, ha sacrificato la vita per un nobile scopo, per una causa degna, per far sรฌ che finalmente regnasse nel mondo la pace, non solo nei cieli, ma anche qui sulla terra.
E' triste ed amaro , credo anche per un Dio, scoprire di essere nato e morto proprio per nulla.
Se dovessimo giudicare ora, in base ai risultati conseguiti, e paragonandoli alle sofferenze ed al sacrificio della sua vita , arriveremmo fatalmente all'inevitabile conclusione che mai uomo al mondo si sia sacrificato piรน inutilmente.
Non solo la pace non รจ ancora di questa terra, ma neppure si รจ sconfitta la sofferenza fisica e morale, la fame, il dolore, il male, l'odio tra le genti. Stranamente ed al contrario, questi si sono potenziati con il crescere della popolazione, e poi, modernamente, si sono globalizzati, al pari e meglio dell'economia hanno conquistato il mondo.
Quel "povero Cristo" davvero non ha avuto un minimo risultato a fronte del suo nobile sacrificio. Ha conseguito maggiori risultati la nostra umana ingratitudine.
Nascesse oggi in Palestina, a piรน di 2000 anni di distanza, sarebbe per necessitร costretto a vedere la luce in un bunker, per proteggersi dalle bombe.
La sua nascita sarebbe illuminata non dal tenue chiarore di una stella cometa ma dall'accecante bagliore di un kalashnikof .
E sempre triste la morte, lo รจ quella di ogni uomo.. Ancor piรน triste รจ la morte di chi sa di morire per nulla, semplicemente per destino, o per la volontร di un Dio. Se un uomo fatica a riconoscere i propri insuccessi provate a pensare come possa sentirsi un Dio posando qui il suo sguardo 2000 anni dopo.
Che salva l'uomo dalle sue malvagitร e redime spesso la sua coscienza non รจ la confessione o il rimorso, ma รจ l' esistenza stessa di un Dio da poter incolpare dei propri peccati o in nome del quale poter combattere, odiare o uccidere un nemico.
E in Palestina ancora ci si uccide , spesso non solo in nome degli uomini ma anche in nome di un Dio.