Giro alcuni stralci di un intervento di Mao Valpiana direttore del mensile Azione nonviolenta.
4 NOVEMBRE 2008
La "festa" militarista del 4 novembre e· stata voluta ed istituita dal fascismo. Ed ora che gli eredi culturali del ventennio sono arrivati al potere, quella festa vogliono rilanciare. Non solo caserme aperte, esposizione pubblica di carri armati, parate in divisa, ma anche militari nelle scuole a raccontare ai giovani l·epopea della "grande guerra". .......Le parole perdono il loro significato. Non si dice piu· "carneficina di esseri umani", ma "intervento militare per portare la pace". La guerra ormai e· entrata nelle coscienze di molti, per annullarle. Ed ora si vuole persino riscrivere la storia!....
....Il Movimento Nonviolento, i Beati i costruttori di pace e Peacelink propongono quest·anno di trasformare il 4 novembre in una giornata di studio e di memoria, in una giornata di ripudio della guerra. Nei prossimi giorni diffonderemo un volantino telematico, invitando ogni persona di buona volonta· e di buon senso (soprattutto gli insegnanti onesti) a dire pubblicamente la verita· storica. Invitiamo i cittadini ad esporre dai loro balconi le bandiere della pace e della nonviolenza, ad esprimere pubblicamente lutto per le vittime ed opposizione alla guerra (la Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero: facciamolo correttamente, con educazione e civilta·, ma facciamolo).
E soprattutto nelle scuole, ad esempio, gli insegnanti:
- leggano agli studenti le strazianti poesie di Giuseppe Ungaretti scritte in trincea;
- facciano leggere il Giornale di guerra e di prigionia di Carlo Emilio Gadda in cui emerge l·ottusita· di ufficiali arroganti e l·insipienza criminale degli alti comandi;
- facciano leggere Addio alle armi di Ernest Hemingway e Un anno sull·altopiano di Emilio Lussu, grandi testimonianze del fanatismo di quella guerra;
- diffondano le lettere dei soldati che mandavano al diavolo la guerra e il Re. Furono censurate. Perche· censurarle oggi nelle cerimonie ufficiali e non farne mai la minima menzione?
.....La realta· storica ci dice che i costi umani di quella guerra furono tragici: per l·Italia, 680.071 morti; 1.050.000 feriti di cui 675.000 mutilati; per l·Austria-Ungheria, 1.200.000 morti; 3.620.000 feriti (i morti di tutti i paesi coinvolti furono quasi 10 milioni), per conquistare all·Italia terre che si potevano ottenere per via diplomatica, come voleva Giolitti.
Queste le conseguenze di una folle decisione voluta dal re e dal governo contro la volonta· del Parlamento (450 su 508 deputati erano contrari).
Il 4 novembre deve diventare giornata di memoria e di impegno per la pace.