81 anni fa il bombardamento di Portoferraio. Lโamministrazione comunale non dimentica e ricorda ai cittadini una delle pagine piรน tristi della seconda guerra mondiale per come รจ stata vissuta allโisola dโElba. Lo scopo รจ quello di unire tutti nel ricordo, eppure un episodio stride con il significato dellโiniziativa di chi governa da democraticamente eletto la cittร : qualcuno dice che โil comunicato stampa del comune omette il senso dell'avvenimento che vorrebbe commemorareโ.
Su facebook un professorino non elbano in cerca di visibilitร vuole dare a Portoferraio e alla sua amministrazione comunale una lezione di storia e di come la si ricorda e la si racconta alle generazioni future. โCommemorarlo โ dice sulla sua pagina social, seguito dai โmi piace โ di ex amministratori pubblici, funzionari di partito e candidati vari, tutti rigorosamente trombati - significa ricordarne pienamente le responsabilitร e le conseguenze, altrimenti รจ solo rassegna di stendardi e suono di ocarineโ.
Intanto tal censore omette particolari importanti su questo avvenimento: i morti il 16 settembre non furono centinaia ma quarantasei, e gli aerei impiegati furono dieci Junkers 88 partiti da Viterbo ed arrivati su Portoferraio seguendo la direttrice โLe Grotte โ Forte Falcone โ Cavoโ, con un passaggio unico durante il quale bombardarono e mitragliarono contemporaneamente, lanciando volantini in cui intimavano la resa. Il bombardamento era stato purtroppo annunciato, visto che lโElba, abbandonata e dimenticata da tutti, era rimasta dopo lโ8 settembre lโunica localitร a non arrendersi, primo vero esempio di resistenza, e Portoferraio era da considerare obiettivo sensibile, viste tutte le installazioni belliche che insistevano nelle sue fortificazioni; lโerrore fu probabilmente non evacuare la popolazione dalla cittร , risparmiando una carneficina.
Inoltre, della ricostruzione storica del Bombardamento di Portoferraio esiste un documento audiovisivo, conservato presso lโUfficio Cultura del Comune e patrocinato dalla stessa amministrazione Zini qualche anno fa, al quale il censore avrebbe potuto attingere per essere meglio informato.
Al di lร degli sfoggi di cultura da leoni di tastiera, non si comprende a cosa serva un simile commento, vero e proprio processo alle intenzioni della pubblica amministrazione ed esempio di strumentalizzazione. Restano comunque alla cittร di Portoferraio due esempi da ricordare: quello del sindaco Tiziano Nocentini, del quale non si puรฒ negare la generositร e lโimpegno a perseguire il bene comune, ed al quale nessuno potrร impedire di essere il sindaco di tutti i portoferraiesi , e quello di un altro sindaco, Giancarlo Ageno, a cui รจ intitolata la piazzetta dove si รจ svolta oggi la cerimonia di commemorazione, vittima della maldicenza e dellโodio politico.