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Pignoramenti, la supercazzola di Meloni: la riscossione come se fosse Antani da Il testo รจ cambiato, non la sostanza: il fisco potrร  sapere quanto cโ€™รจ sul conto degli evasori pubblicato il 30 Ottobre 2023 alle 10:43
Nella legge di bilancio cโ€™era in forma esplicita nella prima bozza e rimane in forma implicita in quella che arriverร  in Parlamento la possibilitร  futura per lโ€™agente della Riscossione di controllare se nel conto corrente ci sono soldi e andare cosรฌ a colpo sicuro, velocizzando la procedura. Il resto รจ una supercazzola che Meloni e la sua maggioranza stanno vendendo al Paese cambiando le parole della legge. Ecco, qui siamo proprio al pignoramento dei conti correnti e โ€“ dice la delega di Meloni โ€“ che bisogna semplificare, informatizzare eccetera. E infatti la procedura iniziale non cambia: passato un anno dallโ€™invio della cartella senza pagamenti o risposte di alcun genere del contribuente, inviata a quel punto una nuova notifica si comincia a capire come recuperare il dovuto (รจ sempre escluso lโ€™ultimo stipendio). LA PRIMA BOZZA โ€“ รˆ a questo punto della procedura che interveniva la prima versione della legge di Bilancio, quella che oggi nessuno conosce, dicendo che โ€œprima di procedere al pignoramento dei conti correnti (โ€ฆ) lโ€™agente della riscossione puรฒ, in fase stragiudiziale, accedere alle informazioni relative alle disponibilitร  giacenti sui predetti contiโ€: se i soldi ci sono, si invia la richiesta alla banca e entro 30 giorni anche al debitore. I dettagli di come tutto questo sarebbe avvenuto andavano discussi tra Mef, associazione bancaria, Poste Italiane e Garante della privacy. Erano comunque esclusi i debiti inferiori a mille euro. LA VERSIONE FINALE โ€“ Cosa cโ€™รจ scritto allora nella formulazione attuale, quella che a Meloni e Salvini va bene? Questo: per velocizzare i pignoramenti e impedire โ€œil pericolo di condotte elusive da parte del debitore, lโ€™agente della riscossione puรฒ avvalersi, prima di avviare lโ€™azione di recupero coattivo, di modalitร  telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, per lโ€™acquisizione di tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenuteโ€. I dettagli saranno definiti in un decreto ministeriale eccetera. Tradotto: lโ€™Agenzia della Entrate potrร  controllare in via telematica se ci sono soldi o altro presso soggetti terzi, a partire dalle banche, prima di procedere al pignoramento. Esattamente quello che poteva fare anche nella prima bozza, solo detto con una formulazione molto piรน imprecisa (e paradossalmente, dunque, piรน pericolosa): la riscossione come se fosse Antani.
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