
Prendo spunto dalla sentenza del Giudice di Pace relativa alle competenze sul piazzale della Linguella prospicente la Capitaneria di Porto, nella quale si da pienamente ragione al ricorrente dott. Giovanni Fratini. Nella stessa si afferma che non essendo il piazzale ritenuto โzona portualeโ esula dalla competenza dellโADSP tanto da ritornare legittimamente al Comune. Ne consegue che dovrebbero essere riconsiderati tutti i posti auto riservati alle Forze Navali delle varie Armi. Fermo restando, secondo me, che la Guardia Costiera con i relativi mezzi di soccorso ne avrebbe diritto limitatamente allโauto di servizio. Qui vorrei riprendere una riflessione che resi pubblica qualche tempo fa e che avrebbe potuto contribuire positivamente allโeconomia del Paese. Da una semplice ricerca, allora, mi resi conto che la maggior parte delle richieste di soccorso a mare provenivano dal tratto di mare che va dal Nord attraverso Ovest fino al Sud spingendosi fino a Pianosa e allo Scoglio dโAfrica, raramente passando dal Nord Est- Est. Mi chiesi allora per quale motivo alcune motovedette non sostassero, per esempio, a Marina di Campo o Marciana Marina consentendo cosรฌ un notevole risparmio di carburanti ed anche di tempo, questo ultimo ben piรน importante quando si tratta di soccorrere vite umane. Ma non sarebbe lโunico vantaggio, forse nemmeno il piรน importante se pensassimo che oltre a recuperare un certo numero di parcheggi auto dei quali Portoferraio ne ha gran necessitร , avremmo in piรน alcuni posti barca da 15/20 mt. Per la Partecipata โCosimo deโMedici โsi tradurrebbe ulteriormente in maggiori incassi e ad alcuni posti di lavoro in piรน. Non mi sembrerebbe unโidea trascurabile considerando la crisi in cui versa la Nautica di medie dimensioni, come risulta evidente anche nella stagione in corso. Se posso permettermi un implicito suggerimento aggiungerei a Sindaci e Assessori presenti e futuri di armarsi di 24 h e cominciare a fare la spola fra i vari Ministeri chiedendo ed alfine ottenere di liberare lโintera nostra Darsena. In effetti vediamo aumentare di anno in anno il numero di grandi imbarcazioni sostare in rada, non trovando ormeggi in nessun porto dellโElba. Infatti molti sono i magnifici Yacht oltre i 60/70 fino a superare i 100 mt che notiamo nel nostro mare. In buona sostanza si prenda atto che molte Marine lungo le nostre coste sono completamente inadeguate ad ospitare Yacht di tale stazza. La nostra Cittร nonostante disponga di un Golfo, unico nel Mediterraneo, sembra non aver mai capito quale patrimonio naturale ha ereditato da madre natura tanto da progettare Marine degne di tale nome, tuttโaltro, abbiamo contribuito a far si che nascessero altrove donando loro una buona parte dei nostri fondali, lo affermo da ex subacqueo. Quindi bene ha fatto Esaom, come ho giร avuto lโopportunitร di sottolineare, a tentare un salto di qualitร cominciando ad attrezzarsi dotandosi con un Travel, forse fra i piรน importanti del Tirreno, capace di alare barche fino a 65/70 mt. Chi legge sappia che tali imbarcazioni necessitano sempre di un equipaggio, sia pure ridotto ma sempre presente. Ciรฒ per la tenuta in ordine, manutenzioni ed altro durante tutto il periodo invernale, quando non sono in crociera. Anche la presenza di qualche decina di persone in piรน non farebbe male, in questo Paese che non ha mai avuto il coraggio di immaginare progetti per il futuro. Qui dovrei lamentare unโaltra lacuna, quella dei servizi a terra oggi mancanti, ma tanto รจ! Immagino che la stessa Esaom dopo il Travel abbia anche previsto, nel prossimo futuro la realizzazione di alcuni pontili o finger di attracco, diversamente sarebbe difficile comprendere tale investimento. Insomma la Nautica, insieme ad altro non escluso ad esempio lโaeroporto, a mio avviso possono e devono essere oggi, con decenni di ritardo il volano per il futuro non solo della cittร Medicea e Napoleonica ma di tutta lโElba. Troveremo mai qualcuno che si spinga a tanto e che agevoli iniziative in quel settore? โ
Sergio Bicecci โ Portoferraio 7/9/23
