Qualche tempo fa sottolineai come lโapertura della marina โ La Chiusaโ a Piombino avrebbe recato seri problemi per accoglienza di importanti imbarcazioni ,non soltanto a Portoferraio ma allโElba intera.
[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/sergio.jpg[/IMGSX]Ricordai con lโoccasione che โla Chiusa si farร โ tanto da predisporre anche una strada di accesso a piรน corsie, nessuna Amministrazione, sin dagli anni 70 dello scorso secolo, pur disponendo di un golfo naturale fra i piรน sicuri del Mediterraneo, abbia mai pensato di mettere a frutto tanto ben di Dio cosรฌ da renderci almeno paragonabili alle numerose Marine della Costa a noi di fronte.
Infatti, per quanto queste non disponessero di insenature possibili, hanno progettato e costruito grandi dighe con massi prelevati, si pensi, dai fondali della nostra Isola. Timidezza Amministrativa? Mancanza di coraggio? Timore delle difficoltร da incontrare? Carenza di fantasia? O sudditanza politica? Non lo so, il compito รจ demandato a chi scriverร la storia degli ultimi 50 anni. Certamente nessuna Amministrazione si รจ rivelata degna di nota in fatto di infrastrutture! Non mi riferisco soltanto ad opere marittime, ma in senso lato. Oggi non รจ piรน possibile recuperare, i bei tempi sono passati! Tutto ciรฒ premesso, quando sin dalla tarda primavera dello scorso anno ho seguito, transitando nella strada adiacente, al montaggio di quellโenorme Trave-Lift da 880 T, cosรฌ leggo nel comunicato Esaom, ho dubitato del buon esito di tale operazione, pensando che imbarcazioni tanto importanti da 50/70 metri con relativo equipaggio, sempre presente, avrebbero preferito โLa Chiusaโ piombinese, piรน facilmente raggiungibile , che non la nostra Isola. Da qui il mio pessimismo facilmente comprensibile e le mie deduzioni.
Poi la novitร , il prossimo arrivo a Piombino del Rigassificatore posizionato, come sembra a pochissima distanza dalla โChiusaโ immagino che farร riconsiderare la validitร dellโ approdo e sosta nel citato porticciolo. Non mi riferisco ovviamente a imbarcazioni di stazza medio piccole, ma a grandi imbarcazioni come sopra citate, il cui valore รจ inimmaginabile cosรฌ come i costi di gestione. Barche con equipaggi quasi sempre al completo per manutenzioni varie e periodiche. Ciรฒ premesso non credo proprio che i titolari, siano pure privati o societร , qualsiasi bandiera battano, intendano correre rischi dei quali si รจ tanto parlato, nella stampa locale e nazionale, proprio da parte dellโ Amministrazione piombinese. Salvo che il tutto non fosse una strategia politica fine a se stessa.
Ecco che ho dovuto ricredermi e mi auguro di non sbagliare e che, ora che quellโenorme Trave-lift sembrerebbe definitivamente operativo, mi auguro che dia i suoi buoni risultati. Ed รจ una speranza nella quale voglio anche credere, da portoferraiese e da elbano che sempre ha lamentato la carenza di concretezza. Forse, se seguissero altre iniziative, in un arco ragionevole di tempo, lโElba potrebbe cambiare il suo futuro, perchรฉ la nautica, perdute le altre opportunitร , rimane oggi lโultima risorsa. Non รจ comprensibile come nella nostra Isola, dove la storia della marineria non รจ affatto seconda ad altri, dove abbiamo avuto costruttori di imbarcazioni, eroi, ammiragli, dove il mare รจ sempre stato motivo di vita, mai sia nata lโambizione di essere per lo meno simili ad altri e mai si รจ capito che nellโanello delle prioritร la nautica avrebbe dovuto essere al primo posto, insieme a tutte quelle infrastrutture dedicate anche ad una accoglienza di qualitร . Sto parlando, ripeto, non di Portoferraio, ma dellโElba tutta che necessitร di alzare lo sguardo oltre lโorizzonte, al di lร del proprio naso. Sergio Bicecci 25 gennaio 2023