I balneari della CNA confermano la linea dure.
La presidente afferma: "Non molleremo di un centimetro ed andremo avanti per la tutela legale dei diritti degli imprenditori del settore balneare contro lโapplicazione della Bolkestein al nostro settore ed i politici devono rispettare le promesse fatte in campagna elettorale".
Al netto della comprensione dovuta a chi difende i propri interessi (sul proprio lavoro c'รจ da discutere dato atto che molti subaapplatano), colpisce il nesso diretto: vi abbiamo votato dovete fare quello per cui vi abbiamo votato e che avete promesso di fare. Questa รจ la logica politica che il cittadino deriva da partiti che hanno perduto una capacitร di prefigurare un futuro che non puรฒ che essere "sociale" nel senso della equa distribusxione dei diritti e dei doveri, del reddito e su questo organizzare la propria attivitร , la formazione del consenso. Siamo al brutale scambio prometti di fare i miei interessi ( e per gli altri pace a l'anima loro) ti do il voto, non mantieni prima o poi ti rincorro fermo rrestando che non ti do piรน il voto. Siamo cioรจ ad un imbarabarimento.
Ripeto comprensione dei fenomeni e degli interessi, ma l'interesse di ciascuno deve stare in relazione con gli interessi degli altri, deve essere mediato. Qui invece si vede solo il proprio. Non sono un fautore di tutte le spiagge libere, ma neppure dell'opposto. Certo il concessionario di oggi se perdente alla gara dell'affidamento delle nuove concessioni deve essere in qualche modo indennizzato da chi subentra e utilizza quanto fatto da chi c'era prima anche se a regola di codice della navigazione non รจ proprio cosรฌ, ma non si deve lasciare indietro nessuno. Tuttavia temo che tutta questa apprensione, dato atto che i guadagni solo lauti, come dimostrano alcune classifiche pubblicate in questi giorni delle maggiori aziende per fatturato e utili, sia da ricollegarsi al fatto che questi imprenditori non riescono a dimostrare cosa e quando hanno fatto e speso!