Da Il Tirreno di martedì 27 Settembre.
Elezioni, l’Elba di Barbetti e Lanera.
Fdi tra Parco e dissalatore
Il portoferraiese su Mola: «Fermeremo l’impianto». Il capoliverese: «Ho dei dubbi ma non credo che verrà bloccato»
PORTOFERRAIO. E ora tocca a Giorgia Meloni. O meglio, per interposta persona, a chi la rappresenta nell’isola. Un ruolo che va anzitutto a Luigi Lanera, consigliere comunale a Portoferraio, e Ruggero Barbetti, ex sindaco di Capoliveri e membro del direttivo del Parco nazionale dell’arcipelago toscano. Sono i due maggiori esponenti all’Elba di Fratelli d’Italia, partito che ha vinto le elezioni politiche 2022 e che nei sette comuni dello scoglio ha ottenuto percentuali da record. In media il 35 percento (dati del voto alla camera) con il picco del 38,71 a Campo nell’Elba e, in generale, percentuali sopra il 30 ovunque.
Barbetti e Lanera, per tradizione e ruolo nel partita, sono i candidati naturali al ruolo di ponte tra l’isola e il partito di maggioranza relativa, la cui leader si appresta a diventare presidente del consiglio. «Ho dato il mio contributo alla campagna elettorale e sono pronto a darlo ancora affinché l’Elba possa avere i benefici che il centrodestra può darci», assicura il primo. «Mi impegno in prima persona e ci metto la faccia: farò il tramite con il governo per affrontare i problemi con coerenza, determinazione, senza svendere l’isola e senza cambiare idea sul da farsi», garantisce il secondo.
Entrambi concordano sul «risultato eccezionale». Barbetti dà alla Meloni il merito «di aver trainato il partito e la coalizione». Lanera aggiunge che «è merito anche dei candidati che hanno preso impegni precisi con la popolazione». Aspettando la nomina dei ministri, «in particolare – sottolinea Barbetti – quelli chiave per l’isola sono infrastrutture, turismo e ambiente», sul tavolo del nuovo partito di maggioranza all’Elba ci sono due grandi temi: il Parco e il dissalatore.
Se non fosse arrivata la norma che proroga il mandato di tutti i presidenti dei parchi fini allo scioglimento del consiglio direttivo (quindi per il Pnat fino al 2025), il capoliverese sarebbe uno dei candidati alla sostituzione di Giampiero Sammuri. «Se siamo vivi nel 2025 – scherza –, ci penseremo. Di certo punto a fare da tramite con il governo come ha fatto Sammuri con il centrosinistra». Ma qual è la linea politica di Fratelli d’Italia nei confronti del Parco? A dettarla è il portoferraiese: «Siamo contro l’attuale sistema di gestione del Pnat e se potremo limitarlo lo faremo. Il Parco deve essere un amico della gente. Anche per Pianosa, ad esempio, lavoreremo per la sua fruizione turistica». Parole che sembrano delineare già un contrasto tra i due. Barbetti, infatti, riferendosi al suo ruolo nel direttivo, spiega che «non conta la tua idea politica, ma quello che fai».
Distanza che emerge anche sul tema dissalatore. Barbetti, che da sindaco di Capoliveri ha già affrontato la questione, ammette che «l’errore è stato non tenere conto della legge che esclude la procedura Via. In ogni caso non sono contrario a priori all’impianto. Ho dei dubbi, ma non l’ho mai visto in maniera negativa e il problema della salamoia è emerso alla fine dell’iter. Non credo che verrà bloccato». Di tutt’altro avviso Lanera: «Siamo andati al lido di Mola con i candidati e ci siamo impegnati per bloccarlo. Faremo di tutto perché è assurdo costruirlo in quella posizione. Sfrutteremo il più possibile la salva mare e troveremo la strada per fermarlo. Abbiamo preso questo impegno».