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ANTIMAFIA PRESENTA LA RELAZIONE "NON SORPRENDE IL SILENZIO DEI PARTITI SULLA CRIMINALITA' IN CAMPAGNA ELETTORALE" pubblicato il 17 Settembre 2022 alle 5:15
Ventiquattromila pagine e contenuti multimediali desecretati, prima coperti da segreto. Quasi tremila documenti analizzati, per piรน di un milione di pagine. E ancora, 1.529 liste elettorali esaminate (44.161 candidati a consiglieri, 537 candidati a governatore o sindaco, ndr) in occasione di elezioni amministrative. Fin dal 2018, sono questi i numeri relativi al lavoro della Commissione parlamentare dโ€™inchiesta sul fenomeno delle mafie sulle altre associazioni criminali, resi noti nel corso della presentazione della relazione finale da parte del presidente Nicola Morra. โ€œVolontร  della Commissione รจ stata rendere trasparente ciรฒ che in precedenza non lo era: ancora oggi su tante veritร  relative a fatti anche lontanissimi nel tempo grava il segreto di Stato. Per quanto possibile questa Commissione lo ha toltoโ€, ha rivendicato lo stesso presidente. โ€œLa relazione finale รจ stata approvata allโ€™unanimitร  dalla commissione. Sono stati attivati 24 comitati, che hanno lavorato in piena autonomia. Sono state effettuate 193 sedute plenarie, 88 sedute dellโ€™ufficio di presidenza, 143 gli auditi, sette esami testimoniali, 23 sopralluoghi effettuati in 9 regioni e 24 province, due missioni allโ€™esteroโ€. Un lavoro che, spiega Morra, รจ stato perรฒ frenato prima dalla pandemia, poi dalla fine prematura della legislatura. โ€œAbbiamo constatato come le mafie stiano traendo vantaggio da questa anoressia creditizia e come questo porti a un ulteriore radicamento delle mafie nel tessuto economico, producendo fenomeni di distorsione che attentano alla vita democratica del Paeseโ€, ha continuato Morra. Mentre riguardo ai โ€œfenomeni estorsivi, recenti operazioni hanno disvelato come interi territori siano soggiogati dal controllo asfissiante di strutture criminali di potere. La potenza delle mafie รจ garantita dalla debolezza dello Statoโ€. In merito allโ€™analisi delle liste elettorali, Morra ha invece attaccato: โ€œIl codice di autoregolamentazione era stato da noi modificato, rendendolo piรน stringente. Tutti i partiti hanno votato a favore, ma non รจ mai stato trovato un momento in Aula per la sua ratifica. Siamo stati costretti a esaminare i candidati con il codice Bindi, piรน morbido, evidentemente questa era la volontร  delle forze politicheโ€. E ancora: โ€œIl nostro lavoro รจ stato mortificato dallo scioglimento anticipato delle Camere, che non ha reso possibile completare tutte le attivitร  programmate in via istruttoriaโ€, ha poi aggiunto Morra, commentando la mancata approvazione della parte di relazione finale dedicata al cosiddetto โ€˜sistema Montanteโ€˜. โ€œIn ogni caso abbiamo raccolto una enorme mole di documentazione che svela un intreccio di relazioni non chiare, poco trasparenti, forse tossiche ed orientate al crimine. Si disvela un mondo di relazioni che alla legge dello Stato e, quindi, al dettato costituzionale, antepongono lโ€™amicizia, la relazione, il favoreโ€. Tra i lavori rimasti โ€˜incompiutiโ€™, prima della fine della legislatura, ha spiegato Morra, cโ€™era anche lโ€™indagine โ€œsugli appunti, sui quaderni e sulle attivitร  ulteriormente indagate da Giovanni Falconeโ€: โ€œSono 39 i punti dei diari dello stesso Falcone, non semplicemente 14 come al contrario qualcuno ha creduto. Per cui noi abbiamo lโ€™obbligo morale, ma anche storico e politico, di individuare gli altri 25 al fine di capire quali fossero i temi sui quali Falcone, ma probabilmente anche Paolo Borsellino, stavano lavorandoโ€.
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