Comitato Eradicazione Cinghiali Elba
Dopo questa tornata di incontri "istituzionali", ai quali il [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/cing.JPG[/IMGSX] Comitato Eradicazione Cinghiali Isola dโElba non รจ stato invitato nemmeno a presenziare, ci siamo affidati a mezzi di stampa per cercare d'intuire provvedimenti intelligenti e risolutivi della trentennale problematica relativa a questa specie invasiva ed alloctona. Presto ci siamo accorti, leggendo piรน di un articolo, che ancora una volta si punta al minimo indispensabile, col solo accoglimento โcondizionatoโ della nostra richiesta di eliminazione dell'Elba dalla โzona vocata alla caccia al cinghialeโ.
Con altrettanta sorpresa ci siamo resi conto che la lettura di argomenti scientifici, inattaccabili e risolutivi, รจ risultata di scarso interesse, di difficile comprensione o digestione per determinate categorie. Restiamo anche sorpresi, pur se โabituatiโ, che un Assessorato Regionale alle Politiche Agricole non faccia nรฉ gli interessi del territorio nรฉ dell'agricoltura e che ancora proponga soluzioni vecchie di 30 anni, che hanno dimostrato per tutto questo tempo non solo l'inutilitร ma la dannositร di pratiche venatorie controproducenti (la braccata).
Il tutto di fronte allโespansione del fronte dellโarea infetta della Peste Suina โ ormai arrivata nella Capitale Roma - che, se sbarcasse allโIsola dโElba, si trasformerebbe in un disastro economico per la nostra economia turistica.
Ancora una volta non si accetta il fatto che la caccia non รจ soluzione ma causa e mantenimento del problema cinghiali; ancora una volta si ascolta la voce di poco piรน di un centinaio di persone col fucile contro una petizione che raccoglie firmatari di tutto il tessuto sociale ed economico elbano, rappresentanti di associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, aziende ecc. ecc. Forse non vi basta sapere che alla prossima tornata elettorale tante, se non tutte queste persone, si ricorderanno di dove non mettere la croce?
Ancora una volta tra gli articoli troviamo appelli animalisti basati su un approccio eticista e unidirezionale, che dimostrano scarsa conoscenza e coscienza dellโambiente insulare, della devastazione giร avvenuta e in corso della nostra biodiversitร e della cancellazione della vita animale e della flora protette. Appelli che rispecchiano ideologie fondate su un pensiero "naturalistico" poco serio e altrettanto di poco fondamento scientifico. Ricordiamo alle associazioni animaliste che una specie alloctona, introdotta e mantenuta su un territorio dove non si รจ evoluta, non solo distrugge un habitat che rappresenta un ambiente evolutivo per altre nicchie ma inoltre estingue specie che conservano nella loro biodiversitร un patrimonio unico. Facciamo altresรฌ notare che su un isola, in uno spaccato di milioni di anni, l'evoluzione trova le risposte in endemismi singolari e rari che vengono messi a rischio da queste battaglie tra โstrani alleatiโ (cacciatori e animalisti) che contribuiscono a procrastinare un problema senza nรฉ il diritto nรฉ la consapevolezza per poterlo fare.
Auspichiamo una maggiore collaborazione e ascolto da parte dell'Assessorato Regionale competente e una maggiore determinazione dei Comuni e del Parco Nazionale nel far valere le ragioni dellโambiente e dellโeconomia sostenibile a livello regionale e ministeriale, e soprattutto impegni certi ad arrivare a serie soluzioni non piรน mediate con la realtร venatoria elbana ma per l'interesse ambientale, economico e di sviluppo dell'isola d'Elba.
L'unica soluzione percorribile e risolutiva del problema รจ lโimmediato e radicale contenimento del cinghiale ungherese ibridato, con la messa in campo di politiche ed azioni efficaci che avviino la sua necessaria e improcrastinabile eradicazione.
Comitato Eradicazione Cinghiali Isola dโElba