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Stampa e telegiornali peralno in continuazione della dipendenza energetica nazionale. Della possibilità di ritornare al carbone con il conseguente inquinamento. ma allora perchè: - non abbassare il limite della temepratura delle case a maz 20 - 21 gradia? - non autorizzare i progetti di impianti eolici e dei rigassifiatori anche se qualche costo ambientale lo possono comportare? - vale di più il parere di un soprintendente di cui è legittimo dubitare per fermare un impianto eolico sull'appenino sopra il Mugello perchè la viabilità impatta rispetto alla necessità nazionale di energia? - vale di più la possibilità di inocciare reperti archeologici in fondali marini anche profondi rispetto all'eolico in mare davanti alla sardegna? In altre parole l'ambientalismo vuole guidare una rivoluzione energetica o vuole solo bearsi di un potere interdittivo che ha comnquistato anche ponendo propri adepti nei consigli di amministrazione dei parchi come in altri organismi? Ma ancora vogliamo continuare a dare spazio ai soprintendenti tutori di che se sono loro che tra gli anni sessanta e stettanta hanno autorizzato le ville lungo ole coste, se a roma prorogano da 25 anni la gestione dei servizi aòl Colosseso che se l'avesse fatto un qualsiasi comune sarebbe intervenuto l'esercito con il supporto di TAR, Consiglio di Stato, Corte dei conti e magistratura ordinaria? non è l'ora di cambiare?