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ENERGIA.IL GIGANTESCO BALLETTO DI IPOCRISIA pubblicato il 13 Febbraio 2022 alle 7:10
La Commissione europea, bontร  sua, ha stabilito ieri che le centrali a gas, a determinate condizioni, e quelle nucleari possono essere utili alla transizione ecologica europea. Da segnalare i dubbi del nostro commissario Paolo Gentiloni e lโ€™opposizione esplicita di altri tre membri della commissione. Il voto ha confermato che il germe della pazzia รจ diffuso. Abbiamo stabilito di uccidere la piรน importante industria europea, quella automobilistica. E cosรฌ favorire la competizione dei cinesi che partivano da zero. E ora, per il rotto della cuffia, abbiamo concesso agli Stati di fare ciรฒ che non possono fare a meno di fare. Troppa grazia. In un continente normale, oltre che alla transizione energetica, si sarebbe ragionato su come sopravvivere oggi, non nel futuro, al rincaro delle materie prime. I burocrati comunitari, inoltre, avrebbero dovuto ragionare da tempo sul fatto che metร  del gas europeo deriva da un Paese come la Russia al quale sono applicate delle sanzioni economiche. Mordere la mano di chi ci sfama, non รจ geniale, se non si รจ trovata unโ€™alternativa. Cosa ha a che vedere questa critica con le decisioni di ieri, molto ragionevoli di continuare a bruciare gas e usare il nucleare? Molto, a ben vedere. Lโ€™Europa sembra tollerare i combustibili fossili e, obtorto collo, accetta il nucleare. Ma non dice che abolire queste due fonti energetiche ci porterebbe nel breve termine al blackout. I Paesi che usano piรน energia sono i Paesi piรน ricchi e meno disuguali. Questo non ve lo dicono a Davos. La Francia ha messo in manutenzione quattro centrali nucleari e i tedeschi ne hanno chiuse tre e ciรฒ contribuirร , come notava saggiamente Romano Prodi pochi giorni fa, a tenere sempre piรน alto il prezzo del gas e, aggiungiamo noi, dipendere sempre piรน dalla Russia. I tedeschi chiudono il nucleare, ma tengono in piedi il carbone e soprattutto stanno bene attenti ad attaccare Putin sul fronte ucraino, sperando che si realizzi il tubo diretto dalla Russia a casa loro. รˆ un gigantesco balletto di ipocrisia. Vogliamo piรน energia e pretendiamo che sia sempre piรน verde. Nel frattempo ci lamentiamo dellโ€™aumento dei prezzi e ce la prendiamo con il nostro maggior fornitore. E, soprattutto, non esiste forse settore che dovrebbe ragionare in modo coordinato ed europeo ed invece agisce in modo nazionalistico. Lโ€™Italia รจ un campione di questa schizofrenia. Ha fame di gas, ma non lo vuole estrarre in casa; odia il nucleare, ma sopravvive grazie a quello importato dalla Francia a pochi chilometri dal confine; ha giacimenti di rifiuti pieni di energia e li esporta a caro prezzo in giro per il mondo. Nicola Porro, Il Giornale 3 febbraio 2022
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