Lasciata stare la discussione in esito del convegno sul potabilizzatore, tanto i no vax non si convincono e pseduo esperti aggiungono solo zizzania, piรน interessanti risultano gli interventi sulla crisi energetica. questa รจ un dato di ratto. dipendiamo ancora da gas e petrolio e sono prodotti d'importazione cari e soggetti alle bizze della geopolitica. il solare e l'eolico nel nostro paese sono rimasti al palo, quindi รจ giusto domandarsi perchรจ. perchรจ tutti hanno fatto i furbi: sono brutti, deturpano il paesaggio, infastidiscono i volatili e cosรฌ via. L'isola รจ cosรฌ dipendente dal continente, ancora una volta. e la regione toscana con i suoi vincoli e le sue limitazioni prima, con il PITPPR ci ha messo su carichi da 90. insomma non c'รจ una politica energetica regionale, c'รจ una gran confusione. poi, sentire ora che Legambiente partecipa a societร che chiede di fare l'eolico in mare aperto, direi inquieta per non dire peggio. ora va bene perchรจ forse lo fanno anche loro, in mare non si deturpa il paesaggio (come se il paesaggio fosse fatto solo di terra!)? a terra invece niente e niente anche pe ril fotovoltaico. eppure ci sono le vaste aree sfasciate delle miniere, ci sono innumerevoli capannoni ed altri edifici da coprire, ma niente se ce lo fossimo dimenticato c'รจ appunto il PIT e poi la soprintendenza a dire no. allora perรฒ a Roma e a firenze si mettano d'accordo. da una parte vogliono la transizione energetica, dall'altra dicono no alla produzione alternativa di energia. delle due l'una e se ne deve soffrire un pรฒ il paesaggio, forse ne guadagna e tanto l'ambiente.
come dire insomma che la contraddizione รจ tutta dei tutelatori e poichรจ รจ loro e fanno danno sarebbe l'ora che la politica li instradasse dove รจ utile! sarebbe ora che la si smettesse di ritenerli oracoli, tsnto piรน che se partecipano a intraprese economiche non sono poi nemmeno le cosiddette associazioni di tutela degli interessi diffusi.