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Comitato difesa Lido e Mola da Porto Azzurro pubblicato il 13 Gennaio 2022 alle 11:07
Per Gigetto, Ho seguito il suo consiglio e ho letto con attenzione le 42 pagine del progetto esecutivo. Per analisi costi e benefici intendo, e non solo io, una valutazione del progetto basata sulla comparazione dei costi e dei benefici diretti e indiretti derivanti dalla realizzazione di un progetto. Nel progetto definitivo da Lei citato, non esiste nessuna comparazione di questo genere! Per esempio il danno ambientale non รจ preso in considerazione. Non ha nessun valore? Vorrei perรฒ fare alcune considerazioni sulla qualitร  e completezza dello studio e sulla conoscenza del territorio di voi autori. A Pag. 37 leggo: โ€œโ€ฆdeve predisporre approfondimenti circa la compatibilitร  dello scarico con la rete fognaria esistente e con il depuratore di destinazione, plausibilmente quello di Porto Azzurroโ€ฆโ€, A Mola, lato Capoliveri, non esiste nessuna fognatura e anche se esistesse non scaricherebbe a Porto Azzurro! Al capitolo 3. ANALISI DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE ASA si arrampica sugli specchi, cercando di dimostrare che i siti individuati, prima Marciana Marina poi Portoferraio, hanno alcuni aspetti positivi, ma essendo maggiori quelli negativi, sono depennati, resta Mola che sembra essere il piรน adatto, nonostante la lontananza dal mare e dalla dorsale. Lo studio per la ricerca dei siti alternativi รจ stato fatto nel 2015. Quando ASA era giร  proprietaria del terreno a Mola da anni. Ha iniziato a trattare lโ€™acquisto dei terreni nel 2011! Per acquistarlo nel 2012. Ma che credibilitร  avete? Alla fine a pag. 42 โ€œLa strategia aggiornata finora delineata per la dissalazione prevede che si raggiunga lโ€™obiettivo dei 160 l/s con due lotti successivi anche in funzione degli impegni finanziari necessariโ€. AIT getta la maschera. Questo dissalatore nonostante ci diciate che produrrร  80 l/sec, nonostante gli studi effettuati per questa portata, sostituirร  completamente la condotta con la produzione del doppio e cioรจ di 160 l/sec. e ancora: "La prima soluzione alternativa analizzata รจ stata quella di realizzare una nuova condotta sottomarina in sostituzione dellโ€™esistente. Questa opzione comporterebbe dei costi di investimento e dei tempi di progettazione e realizzazione superiori, anche se nel lungo periodo si avrebbero dei costi di gestione inferiori rispetto a quelli del dissalatore (principalmente i costi energetici visto che il dissalatore consuma circa 3 KWh per produrre un metro cubo di permeato). Questa ultima affermazione evidenzia la visione di ASA e di AIT per il futuro: risparmiare un pochino oggi, anche se in futuro costerร  di piรน! Eโ€™ questo il rispetto che dimostrate per gli utenti? Si vede proprio che non operate con i soldi vostri! E per finire affermate il vero e unico motivo di questa scelta: โ€œโ€ฆ si รจ tenuto conto anche del depauperamento delle falde della Val di Cornia che derivano dallโ€™attuale sistema di adduzione e che verrebbe meno con la realizzazione dellโ€™impianto".
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