UN PRIMO DELL'ANNO DI 70 ANNI FA...
Quando ero piccolo, il giorno del primo dellโanno, il babbo ci portava a vedere i saltimbanchi, che arrivavano con modesti circhi senza tendone con due o tre animali, qualche acrobata spericolato ed un clown . Il clown faceva sempre lo stesso numero e noi bambini impazzivamo dalle risate: si presentava nel centro della piazza con un grande lunghissimo cappottoneโฆ faticava un bel poโ per toglierlo e poiโฆ lo appendeva nel vuoto. Il suo gesto di mimo era sempre perfetto ed ogni volta che il cappotto gli cadeva a terra noi facevamo di tutto per faglielo capire , ma siccome lโattaccapanni non cโera , il cappottone cadeva nuovamente e noiโฆridevamo a crepapelle.
Come ogni anno vi offro questo tenero spettacolo dellโinfanzia e lo faccio dopo aver vissuto gli avvenimenti di questo vecchio anno da cancellare , un anno horribilis, sotto ogni punto di vista che si appresta a lasciarci e con una tremenda pandemia ancora in corso, una subdola malattia che ci ha fatto soffrire, piangere e per alcuni morire , un anno che vorremmo eliminare dal calendario cancellando le sue tragedie , i suoi cambiamenti , i suoi progetti e le sue tante promesse che come il vecchio e consunto pastrano del clown sono cadute nel vuoto, unica differenza tra ieri e oggi รจ che non siamo piรน bambini e al posto delle risate, ci pervade un senso di rabbia, dโimpotenza e di sconforto nel vedere uno spettacolo politico che ci impone sacrifici con tanto di lacrime e sangue , una politica fatta di privilegi, lotte di potere, interessi privati , ma soprattutto calpestando i diritti e la dignitร dei cittadini, diritti che come la vecchia zimarra del clown sono caduti nel vuoto come se una forza misteriosa avesse fatto scomparire lโattaccapanni .
Ecco un nuovo anno si appresta a fare capolino nella nostra isola โฆappena giunto si guarderร attorno esterrefatto giร consapevole che non sarร per lui un tempo tranquillo, la pandemia che aumenta e non cessa, il decoro urbano della nostra amata Cosmopoli che lascia a desiderare, lโeterna lotta per lโambiente, cinghiali e mufloni , commercio, turismo, strade , piazze pazze, lโarroganza del parco dellโarcipelago, e di seguito lโassenza di decenti โฆ..servizi sanitari, idrici, e delle decine di monumenti della nostra storia dimenticati e tanti altri problemi che lo attendono lungo il percorso , ma soprattutto saremo noi il suo peggior nemico, con la nostra arroganza dove ognuno ha un suo delirio di onnipotenza, un egoismo che si รจ radicato in ognuno di noi.
Io a questo nuovo anno non chiedo niente , vorrei solo un tempo dove si stemperassero le offese reiterate che vengono fatte ai cittadini ed allโambiente, dove lโunitร dโintenti la facesse una volta da padrone per costruire e non distruggere, dove la socializzazione prendesse il posto dellโimposizione , dove il mio paese riuscisse a scacciare queste nuove orde di barbari che lo stanno violentandoโฆ..vi sembra utopico? Vi sembra davvero utopia credere che unโaltra isola migliore รจ possibile? Eโ troppo chiedere al clown di appendere il cappotto allโattaccapanni e non ancora una volta nel vuoto?
Eโ con questa speranza che vi dico sinceramente โฆ. Buon Anno
F.Prianti