IL CARRO DI TESPI PRESENTA IL SUO SPETTACOLO
Pur tra tante difficoltร , in un periodo cosรฌ problematico a causa dell'emergenza sanitaria, con la chiusura di ogni spazio di libertร , faticosamente vissuto specie in carcere, il laboratorio teatrale "Il carro di Tespi" ce l'ha fatta tuttavia a presentare il suo spettacolo, preparato con l'impegno di un anno e mezzo.
Preparata in parte on- line e in parte in presenza la rilettura e l'interpretazione della biblica drammatica storia di Caino e Abele ha potuto essere ascoltata e seguita e ha commosso ed
emozionato chi ha avuto la buona sorte di assistere allo spettacolo, sabato 4 dicembre alle ore 11, presso la Casa di Reclusione โDe Santisโ di Porto Azzurro.
Pochi gli spettatori per una ultra prudente disposizione, che davvero รจ parsa eccessiva. Ma ne รจ valsa la pena e speriamo in una replica. Davanti a noi, sul palco, tredici detenuti attori e cinque studenti della seconda A dell'indirizzo Mat. dell'Istituto Professionale piombinese. Bravi tutti, impegnati a rendersi utili e a collaborare per comunicare sentimenti, emozioni, riflessioni profonde.
Alla domanda del Dio biblico, che risuona severa e misericordiosa insieme, " Caino, dov'รจ tuo fratello?" Caino risponde:" Sono forse io il custode di mio fratello?" Ebbene oggi Dio potrebbe chiedere:" Dov'รจ tuo fratello Omar che hai lasciato morire annegato nel Mediterraneo?" Questa riflessione, questa domanda รจ il filo conduttore della rilettura del brano biblico, come anche l'affermazione consapevole che il bene e il male spesso convivono e come non c'รจ persona perfettamente buona, cosรฌ non esiste chi rappresenti il male assoluto, senza uno spiraglio di luce. Gli attori riflettono e considerano la gelosia, l'invidia e quindi il sentimento di inferioritร e anche la paura causa del fratricidio. La paura, che oggi respinge i migranti e li lascia morire in mare o di fame e di freddo ai confini dell'Europa In una lettera aperta di Bruno Pistocchi, che coordina la riflessione attraverso i grandi libri delle religioni del mondo, letta prima dell'inizio dello
spettacolo, si auspicano ponti e non muri.
Un ponte invisibile ma incrollabile la nostra Associazione di volontariato, anche e specialmente attraverso il Progetto Teatro, ha sempre cercato di costruire per unire il dentro al fuori e per non permettere che tronfi la mentalitร dello scarto, ma piuttosto la volontร di recuperare chi ha sbagliato, ,anche gravemente ,in nome di quella fraternitร che ci dovrebbe accomunare e di quella pagina di autentica civiltร scritta nella nostra costituzione.
Un plauso alla Professoressa dellโIPSIA โVoltaโ e regista, Manola Scali, alla sua collaboratrice Valentina Parrini, agli Straordinari Daniele Pistocchi e Valentina Cantini con i loro bellissimi intermezzi musicali e ai due studenti, ormai diplomati dello stesso Istituto: Lorenzo Laudisio e Alessia Carli. E un applauso meritato e di cuore ai giovani studenti, a tutti gli attori, lettori, e aiutanti di scena.
Cordialmente i miei Saluti e i miei Ringraziamenti per la collaborazione che da anni abbiamo intrapreso con lโISISโ Carducci-Volta-Pacinottiโ, attraverso il Progetto di Laboratorio Teatrale coordinato dal Prof. Lorenzo Favilli e sostenuto dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Sabrina Zottola e prima di lei, dalla Prof.ssa Gabriella Raimo.
Licia Baldi
(Presidente Associazione DIALOGO โVolontariatoโ Carcere)