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isolanoinnamorato da li pubblicato il 9 Agosto 2021 alle 16:30
Nedo Volpini, su Elbareport, pone una domanda retorica a Sergio Rossi direttore della testata: "In localitร  Acquaviva, normalmente intasata dalle auto in sosta ovviamente nel periodo estivo, al limite esterno dell PNAT esiste un terreno, sottostrada che naturalmente, senza alcuna opera, sbancamenti o opere murarie, di puรฒ essere utilizzata per un parcheggio alberato (vedi foto nยฐ1) , in tal modo circa 50/60 auto potrebbero essere tolte dalla e carreggiata. Da otto anni i proprietari , pur con l'avallo del comune, tentano inutilmente di ottenere il necessario nulla-osta dal PNAT. Proseguendo verso l'Enfola, in prossimitร  del bivio Enfola-Viticcio, sopra strada un vecchio manufatto รจ stato trasformato in villetta, con opere di sbancamento e pavimentazione in calcestruzzo, almeno per realizzare la rampa di accesso, costruita da poco, come risulta evidente dalla foto nยฐ 2. Nel primo caso si tratta di un intervento privato ma di indubbio interesse pubblico, ridurre il numero delle auto dalla strada, spesso intasata e pericolosa, nel secondo caso รจ un intervento di un singolo cittadino che ha (legittimamente) realizzato la propria casa, probabilmente per vacanza.. Sei in grado di spiegare questo strano comportamento del PNAT?" Rossi si tira fuori girando la domanda al parco. Furbo, perchรจ da noto contestatore ambientalista (si fa per dire), non saprebbe come gestire la cosa. Alla fine della fiera emerge allora che il piano del parco, datato e privo di regolamento,non ha in nessun caso tenuto conto che questo parco si calava in un territorio urbanizzato, caratterizzato da attivitร  economiche che richiamano molte persone. Quindi non ha pensato che potessero servire i parcheggi per far si che i turisti potessero andare al mare, ha regolamentato come nella peggior specie dell'urbanistica datata il recupero e l'amplaimento degli edifici esistenti anche e soprattutto quelli residenziali favorendo cosรฌ una specifica categoria di popolazione locale o turistica. Anzi in questo ambientalismo un pรฒ singolare (e poi si meravigliano di tanta opposizione che c'รจ stata) hanno dimenticato spesso l'agricoltura, anche penalizzata classificando zone B aree che invece dovevano essere indicate per un recupero colturale, quindi come ha fatto il PIT penalizzato anche le strutture turistico ricettive. estremizzando si potrebbe dire che hano favorito il consumo di suolo grazie a normative generiche se non abborracciate. Ora Volpini mostra stupore e si rivolge a Rossi, sono altri tempi rispetto al passato ma sarebbe interessante conoscere cosa ne pensano movimenti di tutela che in passato hanno pure fatto fuoco e fiamme!
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