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STEFANO MARTINENGHI pubblicato il 27 Luglio 2021 alle 17:50
SI E' MESSA IN MOTO LA "MACCHINA DEL FANGO"....SE NE VEDRANNO DELLE BELLE! Egregio Direttore di Camminando, [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/fango.JPG[/IMGSX] Mi rivolgo ancora una volta a lei che per primo ha pubblicato la mia denuncia sulla tentata chiusura degli storici Bagni Barbatoja da parte del Comune di Campo nell'Elba; uno scandalo sventato dal Consiglio di Stato. Comune il quale ha pensato bene di ribattere non su questa testata online apprezzata da tutti per l'imparzialitร  come sarebbe stato normale, ma su altra schierata il cui direttore รจ noto per non avermi in particolare simpatia, per usare un'eufemismo. E lo ha dimostrato anche in questa occasione, pubblicando prima la replica del Comune e in coda ad essa la mia denuncia, sfuggita a molti lettori. Me ne farรฒ una ragione. Ciรฒ premesso, non intendo qui ribattere alla diffamatoria replica del Comune perchรจ sarebbe troppo lungo e la sede รจ la Procura del Tribunale di Livorno, dove sono giร  aperti due procedimenti penali nei confronti di alcuni amministratori e funzionari comunali. Si รจ perรฒ messa in moto la "macchina del fango" nei confronti della mia persona e qualche precisazione รจ doveroso farla. Innanzitutto chiarsisco io non sono l'amministratore dei Bagni Barbatoja, tantomeno di fatto, come sostiene erroneamente il Comune per secondi fini. Ho passato la mano della gestione, amministrazione e direzione dell'azienda di famiglia a persone molto competenti per dedicarmi ad altro. Tra cui la realizzazione del Comune dell'Isola d'Elba, per la realizzazione del quale sto lavorando con gli altri membri del comitato per avviare la raccolta delle firme a settembre. Poi noto che il Comune si รจ guardato bene dal ribattere alle mie accuse e spiegare il motivo per cui il Consiglio di Stato ha immediatamente sospeso in via cautelare la sentenza TAR a fondamento della ordinanza di demolizione nยฐ64 emessa il 22 luglio scorso. Il Comune ha preferito sviare l'attenzione su fatti e sentenze del passato ricostruite in modo errato e fuorviante. Un vizio antico che non รจ frutto di superficialitร  o errore, ma di malizia per creare confusione ed indurre in errore i giudici ed ora anche la pubblica opinione Elbana. E' quanto ho denunciato e minuziosamente documentato nell'esposto in Procura. E chi mi conosce sa che non sono uso scrivere a sproposito. Per comprendere la gravitร  del problema, basti pensare che dove il Comune nella replica scrive riguardo i Bagni Barbatoja sul Demanio: "la stessa societร  aveva costruito del tutto abusivamente in totale mancanza di qualsivoglia titolo edilizio e ambientale", il Consiglio di Stato, proprio nella sentenza di revocazione citata dal Comune, ha sostenuto l'esatto opposto in due punti cruciali che inchiodano il Comune alle proprie responsabilitร . Con il primo punto il Consiglio di Stato ha chiarito che le opere negate di condono erano state realizzate con titolo edilizio, la licenza edilizia nยฐ64 del 13 giugno 1971. Dunque non รจ vero che le opere erano state realizzate "in totale mancanza di titolo edilizio e ambientale". Con il secondo punto il Consiglio di Stato ha chiarito che le cabine sul Demanio erano e sono di un diverso stabilimento balneare (i nostri Bagni Barbatoja) rispetto a quelle realizzate su terreno privato da altro soggetto e proprietร  (i Bagni Giglio Elbano srl), negate di condono e demolite nel 2018. Riguardo il primo punto, il Comune continua a negare contro ogni evidenza l'esistenza della licenza edilizia nยฐ64/1971 perchรจ il condono delle opere fu negato sul presupposto della inesistenza di essa e perchรจ la tardiva ammissione dell'errore spianerebbe la via al recupero convenzionato dell'area acquisita al Comune ed alla restituzione di essa (come attestato nelle relazioni tecniche urbanistiche e idrauliche depositate in Comune, ma ignorate). Riguardo il secondo punto il Comune continua a fare confusione contro ogni evidenza fra i due stabilimenti balneari di distinte proprietร  per sostenere erroneamente l'illegittimitร  dell'unico rimasto autorizzato nel 1961, imputando esso gli abusi dell'altro ormai demolito per demolire anche questo. Dunque non รจ vero che "la stessa societร  aveva costruito del tutto abusivamente", perchรจ era l'altra societร  (Giglio Elbano srl) ad aver costruito e perchรจ lo aveva fatto con titolo edilizio (seppure in difformitร  di esso). Che la stessa veritร  ripristinata con la sentenza di revocazione del Consiglio di Stato venga rappresentata in modo diametralmente opposto e fuorviante dai Pubblici Ufficiali dell'Ente รจ motivo di preoccupazione per il cittadino e fa comprendere perchรจ ho deciso di esporre la mia persona per il ripristino della veritร . E non solo di questa. Ciรฒ a tutela non solo dell'attivitร  turistico-ricettiva di famiglia legittimamente avviata da mio padre nel 1961, ma della Comunitร  Campese, Elbana e della stessa Pubblica Amministrazione. Grazie per l'attenzione, Stefano Martinenghi socio Barbatoja 1961 srl
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