IN RISPOSTA A "UNA DOMANDA AL SIG. MARTINENGHI" IN MERITO AI 274.000 PAGATI PER TASSA RIFIUTI.
Anche la vicenda dei 274.000 euro di tassa rifiuti imposti di pagamento a Natale entro il 31.12.2021 pena la revoca delle concessioni รจ al vaglio della Procura. A prescindere dai profili di legittimitร , questa vicenda รจ un bell'esempio di come l'Amministrazione Campese intenda in senso feudale i propri poteri e doveri. Merita di essere spiegata. Nel marzo 2016 inviai una PEC all'Ufficio Tributi segnalando che le sinossi per il pagamento della tassa rifiuti del complesso balneare Barbatoja non erano state trasmesse. Nessuna risposta. Nel marzo 2017 con una seconda PEC sollecitavo il Responsabile Ufficio Tributi ad adempiere al proprio dovere d'Ufficio e finalmente ricevevo in risposta le sinossi, perรฒ completamente errate sia nell'identificazione degli immobili sia negli intestatari degli stessi. Fatto strano perchรจ in precedenza avevo trasmesso l'elenco di tutti gli immobili in testa alla societร Barbatoja 1961 srl titolare del complesso Balneare. Segnalavo l'anomalia e chiedevo un'incontro chiarificatore, ma poichรจ non ottenevo risposta mi rivolgevo al Commissario Straordinario allora insediato in Comune viceprefetto Parascandola, al quale chiedevo un'appuntamento che veniva fissato. Nell'incontro in presenza del Commissario Straordinario, del Responsabile Ufficio Tributi e del nostro fiscalista dott. Corina, finalmente venivano prodotte dal comune delle stampe corrette, ottenibili con un semplice click sul PC dell'addetto.
L'incontro finiva positivamente, con l'ammissione degli errori involontari da parte dell'addetto e con la volontร di porvi rimedio, anche rateizzando gli ammontari dovuti in piรน anni com'รจ diritto del contribuente in questi casi. Invece non appena cessato dall'incarico il Commissario Parascandola per l'elezione dell'attuale Sindaco, la societร riceveva una raffica di cartelle esattoriali dagli importi esorbitanti, perchรจ calcolati erroneamente per dodici mesi, il doppio del periodo di attivitร imposto dal Comune agli Stabilimenti balneari con Ordinanza che ne limita a sei mesi l'apertura (da maggio a ottobre) e poi raddoppiati ancora da sanzioni non dovute, come se io fossi l'evasore scoperto in una verifica fiscale e non colui che aveva avvisato l'ufficio Tributi di porre rimedio alle proprie inadempienze. E' quanto scritto nelle cartelle esattoriali impugnate. Pertanto non mi rimaneva che impugnare le cartelle esattoriali "pazze" in Commissione Tributaria. Il giorno dell'udienza perรฒ il Sindaco Montauti si ritirava dalla causa e tutto sembrava finito con una implicita ammissione di colpa del Comune. Invece pochi mesi piรน tardi l'Ufficio Tributi riemetteva nuove cartelle esattoriali ancora piรน "pazze", anch'esse impugnate in commissione Tributaria dove giacciono in attesa di sentenza. Si scoprirร nei mesi successivi che negli stessi giorni in cui il Sindaco si era ritirato dalle cause in Commissione Tributaria, la Giunta aveva portato all'approvazione del Consiglio Comunale ignaro una modifica del regolamento comunale, per consentire la revoca delle concessioni demaniali non solo ai concessionari morosi dei canoni concessori - come prevede il Codice della Navigazione - ma anche a quelli morosi delle tasse comunali (come non previsto dal Codice della Navigazione). Questa รจ la ragione dell'abnorme ammontare di โฌ 274.000 - nella realtร sarebbe un quarto, ma lo stabilirร la Commissione Tributaria - e del perchรจ le cartelle esattoriale "pazze" si sono sommate negli anni fino allo scorso Natale. Quando forse qualcuno sperava che ingiungendone il pagamento alla societร tra Natale e Capodanno ad uffici chiusi, questa non avrebbe potuto provvedere entro fine anno, data di scadenza delle concessioni. In tal caso il Comune avrebbe potuto revocarle per effetto della modifica del regolamento "ad personam" effettuata mentre si ritirava dalla causa. L'intera vicenda farebbe pensare ad espedienti maliziosi. Se l'ipotesi si rivelasse fondata - ma sarร il Tribunale a stabilirlo - allora, come dice il famoso detto: "a pensar male si fa peccato ma si indovina" e qualcuno sarร chiamato a risponderne.
La ringrazio della domanda che mi ha consentito di fare chiarezza.
Stefano Martinenghi