IL NOSTRO PRONTO SOCCORSO E’ AL COLLASSO.
DUE MEDICI DI EMERGENZA--URGENZA DIPENDENTI ASL PER OLTRE 150 MILA POTENZIALI PAZIENTI.
Erano tre ma uno è destinato a medico di base.(MMG)
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/carta.JPG[/IMGSX] Non essendo riusciti a demolire quel poco che ancora rimane e che funziona nel nostro ospedale, hanno pensato bene, per loro, di cancellare quei pochi servizi territoriali come le guardie mediche territoriali e turistiche, utilissime in questa stagione estiva, senza le quali è impossibile ricevere di sera, di notte o nei week end anche un semplice consulto o una prima cura obbligando il paziente e l’accompagnatore a prendere la via del Pronto Soccorso. (P.S.) il quale non è luogo per un malore che può essere diagnosticato e curato da un medico del servizio territoriale, ma è il luogo dove ci si reca per patologie gravi, infarti, ictus, incidentati e infortuni che possono mettere a rischio la vita. Sabato 24 luglio un padre disperato che non riusciva a far calare la febbre a 39 del suo bimbo (costa orientale di sera) si è dovuto recare al P.S. perché non ha trovato sull’isola un medico disposto a darle un’occhiata così come un ultra 90 enne ( costa occidentale di sera) con il catetere intasato stava per chiamare il 118, quando un medico di passaggio si è offerto di assisterlo. Ci ha messo pochi minuti mentre al P.S. sarebbe stato un accesso improprio. Prima di punire scoraggiando o rendendo più difficile per alcuni l’accesso al pronto soccorso attraverso i tikets, ci si preoccupi di assicurare servizi territoriali e ospedalieri adeguati ai bisogno dei cittadini.
Le premesse per far collassare il P.S. c’erano tutte in quanto in questo momento di grande flusso turistico non è stato aumentato il personale medico Aziendale di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza anzi, erano tre ma il terzo è destinato a fare il medico di famiglia. La situazione emergenziale al reparto del P.S. si è aggravata in modo insostenibile. Però l’ASL con titoli cubitali la settimana scorsa ha dichiarato: “POTENZIATO IL PERSONALE DEL P.S.” A parte che da quanto ci risulta non è arrivato ancora nessuno e poi far arrivare un medico non di urgenza significa che deve essere, almeno per le prime settimane, affiancato da medici pratici dell’emergenza. MA SE NE ABBIAMO SOLO DUE NELL’ARCO DELLA 24 ORE. Per fortuna che i medici del 118, dopo il loro turno sull’ambulanza vanno a ricoprire i vuoti al P.S. che l’Azienda non ha assicurato con assunzioni specialistiche mirate. Che garanzie di cura, affidabilità e di sicurezza per se e per il paziente può dare un medico del P.S. o del 118 che visitano e curano anche con piccoli interventi oltre le 12 ore di lavoro? L’INAIL non vede tutto ciò?? Questi medici oltre ad essere validi professionisti e impeccabili clinici si stancano come tutti gli esseri umani i quali anche loro hanno una famiglia a cui dedicarsi e siccome non aggiustano biciclette, devono sempre essere lucidi e attenti anche se la stanchezza fisica stringe il cuore e annebbia la vista.
La difficoltà operativa nel nostro pronto soccorso è causato anche dall’assenza di una rete territoriale alternativa h24 e 7 giorni su 7 quale potrebbe essere la “Casa della Salute” presenti in tutte le località Toscane che ci fu promessa, per essere eletto ma non abbiamo visto nulla, dall’attuale Presedente della Conferenza dei Sindaci sulla sanità sindaco Zini nella campagna elettorale per diventare Sindaco di Portoferraio.
SINDACI, diamo risposte a questi problemi in modo organico e organizzativi e riuscirete a dare sicurezza ai cittadini che si scontrano, sempre più spesso, con disservizi inammissibili e darete anche sicurezza a quei medici che operano in condizioni di lavoro inaccettabile e pericoloso. La politica non può chiamarsi fuori. La salute, e l’immediatezza della cura, sono un bene fondamentale della persona e include il diritto all’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate, tempestive e di qualità e queste devono essere garantite anche ai cittadini dell’isola d’Elba.
Come cittadini e come Elba Salute, chiediamo l’applicazione e il rispetto della “ La carta dei diritti al Pronto Soccorso” qui sotto riportata.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)