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Claudio De Santi pubblicato il 6 Luglio 2021 alle 9:37
L'ESTREMO SALUTO A FRANCESCO BOSI [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/rosa.JPG[/IMGSX] Nel giorno dellโ€™estremo saluto a Francesco Bosi mi tornano alla mente tanti episodi della nostra vita in comune. Ho conosciuto Francesco nel 1976, quando avevo 20 anni e lui ne aveva almeno 10 piรน di me: io allโ€™epoca ero segretario della sezione Dc Romito Vittoria in Firenze. Siamo stati insieme per diversi anni nel comitato comunale della Democrazia Cristiana, condividendo idee e situazioni comuni, e ci siamo ritrovati poi a Rio. Da allora, anche se impegnato in contesti piรน importanti, mi ha sempre seguito: ricordo che mentre ero Sindaco, quasi settimanalmente, nei pochi giorni in cui ero a Firenze, passava dal mio ufficio per prendere un caffรจ e parlare della nostra Elba. Francesco era altamente convinto della bontร  dellโ€™unificazione delle due Rio e mi ha spinto tanto in tal senso, col rammarico di non essere riuscito a farla lui, non avendo trovato la sponda giusta nella sua collega dellโ€™epoca. Ogni anno, a Natale, fino allo scorso, riuniva gli amici democristiani a Firenze anche dopo anni dal suo abbandono della politica. La sua frase ricorrente era โ€œil bene comuneโ€, e ne ha fatto tanto, anche con persone che conosceva solo marginalmente, senza mai apparire. Un amico prima di tutto, anche prima della politica: un continuo punto di riferimento e di confronto. Esemplare del suo modo di essere fu la frase che usรฒ in un articolo scritto in un momento di difficoltร  nel mio mandato da sindaco: โ€œho aspettato e riflettuto piรน a lungo - scrisse - prima di intervenire sui fatti di Rio nellโ€™Elba, proprio perchรฉ sono amico di Claudio de Santiโ€. E come non ricordare il capitolo scritto dal lui nel mio libro โ€œLa Balena Bianca e la caduta dellโ€™ultimo castelloโ€, dove fu perfetto nel descrivere gli oneri (tanti) e gli onori (pochi) del pubblico amministratore. Oggi la nave che lo ha portato nella sua Rio Marina ha suonato le sirene per lui per lโ€™ultimo saluto. Sono certo che lui lo avrebbe fatto per me. Oggi siamo tutti piรน poveri. Claudio de Santi
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