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isolanoinnamorato da li pubblicato il 27 Maggio 2021 alle 18:46
Ci risiamo Stare fermi. Nessuna trasformazione va bene. allora tentiamo una sintesi portando alcuni elementi di chiarezza. Ipse dixit ItaliaNostra. 1. La gattaia era un progetto della provincia avvallato dal Comune (sindaco Peria) e approvato dalla Soprintendenza 2. L’intervento sulla collina del forte St. Cloud, è vero c’era una previsione urbanistica comunale, ma il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza 3. Si scrive “Non avremmo mai potuto immaginare che si potesse andare a stravolgere, con una colata di cemento a mare, un luogo nelle immediate adiacenze di un’invariante... e la Darsena nessuno può negare che lo sia”. Forse Italia Nostra non sa che si fanno perimetrazioni proprio per distinguere condizioni, valori e possibilità, se si ragiona con l’adiacenza quando fa comodo siamo fritti. 4. Ancora viene detto: “Oggi, sulla falsariga della colata di cemento per la scalinata in costruzione sulla collinetta Saint Cloud, in mancanza di una progettualità rispettosa dell’ambiente, possiamo improvvisamente godere anche dei nuovi arredi, sempre in cemento, forniti dall’Autorità Portuale” o bene cosa propone Italia Nostra per separare lo spazio portuale da quello urbano? Una cancellata? O che altro? Lo sa che la delimitazione è conseguente a norme di sicurezza perché a banchina non ci si dovrebbe andare perché è uno spazio operativo? Lo sa quali pericoli ci sono se si rompe una cima di ormeggio? Lo sa che all’origine la Capitaneria di Porto voleva proprio vietare accesso e anche visibilità? Cioè dove vivete? 5. La Giunta Ferrari non ha apportato modifiche agli strumenti urbanistici, può avere altre responsabilità ma questa no. Ha solo avviato il procedimento di formazione del piano strutturale, ma non ha proceduto. Quindi almeno siamo precisi. 6. L’adeguamento Tecnico Funzionale del porto commerciale: il porto commerciale non è la Darsena Medicea, è un prodotto di successivi adeguamenti e di successive trasformazioni, l’adeguamento tecnico funzionale serve a razionalizzare le funzioni portuali soprattutto per la movimentazione delle auto (in particolare al molo 1) e di far attraccare navi un po’ più grandi che comunque non saranno mai le grandi navi da crociera, in sicurezza, all’alto fondale evitando possibili incidenti 7. L’ATF ha un senso perché il porto a Portoferraio è una limitata striscia di terra e un piano regolatore è altra cosa 8. Il PRP di un porto commerciale è di competenza dell’Autorità Portuale non del Comune e quindi Italia Nostra commette anche un grave errore che per dei censori appare invero pesante; altra cosa è chiedere un coordinamento di azioni tra Comune e AP, ma è vero che è quasi sempre il Comune che usa per finalità urbane spazi demaniali portuali e non il contrario è l’AP che impegna risorse su aree non di competenza per garantire compatibilità tra traffici portuali e la città. Citare poi il consiglio superiore dei lavori pubblici che è per gran parte un congresso di esperti professori che comunque sono i beneficiari degli incarichi di redazione dei piani, forse dovrebbe far riflettere i censori. 9. Si dice poi “Non si può fare a meno di tener conto dell’attuale vocazione dell’Isola, dell’effettivo impatto che determinate scelte possono produrre (che finora hanno prodotto) sul territorio e sull’ambiente”, che vuol dire? Insomma si comprende che si intenda rappresentare un punto di vista, però si deve essere chiari e precisi stare ai fatti e ai perché si hanno soluzioni invece di altre. Altrimenti siamo di fronte alle solite anime belle, forse o probabilmente con la pancia piena, che se la fanno in barba a tutti gli altro. Buon fine settimana
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