Caro professore, mi fa piacere sapere della tua attività letteraria che ci avvicina professionalmente, anche se io posso considerarmi solo un quasi collega essendomi dedicato all’insegnamento, dopo i corsi abilitanti, solo per un breve periodo e più che altro per il piacere personale di fare questa esperienza, peraltro molto gratificante, senza scopo né di lucro né di carriera.
Nella fattispecie la mia cultura è infatti più filologica che classica: per aver vissuto molto all’estero e avuto compagne di varie nazionalità, parlo e scrivo correntemente cinque lingue e ho insegnato il francese e lo spagnolo, ma solo a tempo perso, lavorando nel contempo in tutt’altro campo professionale e cioè in quello tecnico-scientifico dove ancora faccio qualcosa non ricevendo pensioni da nessuno. Indipendentemente dall’età, fin che posso non mi piace farmi mantenere da qualcuno e tanto meno dallo Stato già oberato di spese dovendo pagare il vitalizio ai vari Formigoni e lo stipendio agli avvocati di Berlusconi il quale, grazie alle leggi fatte da lui medesimo, è l’unico miliardario al mondo ad avere diritto al gratuito patrocinio.
Mi occupo di ‘politica’ nel senso greco della ‘polis’, visto che viviamo in comunità che chiamiamo ‘città’ e di conseguenza sono interessato anche a tutti gli altri poteri e strapoteri più o meno scellerati collusi con quello politico che ci condizionano la vita come, appunto, la ‘religione’. Per questo ho scritto un libro sui suoi fatti e misfatti per il piacere mio e dei miei amici a cui lo regalo volentieri fino all’esaurimento delle poche copie che ho stampato. Non ha prezzo e quindi non è in vendita.
L’ho scritto anche per un senso di dovere civico contro quello che io ritengo non soltanto malcostume e malaffare ai danni dell’erario, ma anche reato di plagio ai danni di minori e di ‘poveri di spirito’ perpetrato da parassiti travestiti da benefattori.
Fin dall’epoca di Dante, il dotto francescano Marsilio da Padova avvertiva: ‘Sotto una maschera di onestà e di decoro, il papato è così pericoloso per il genere umano che, ove non lo si fermi, arrecherà danno assai grave alla civiltà e alle nazioni’.
Ti cito anche in proposito il pensiero di uno scienziato inglese benemerito dell’umanità: ”una volta dicevo di essere un ‘ateo devoto’, ora sono un ‘ateo militante’ perché non ho dubbi sul fatto che il maggior pericolo per l’umanità sia oggi il fondamentalismo religioso”. Si tratta di sir Harold Walter Kroto, premio Nobel per la chimica, fra l’altro autore della scoperta di una molecola che ha aperto importanti prospettive nella cura del cancro.
Cambiando discorso, scusa se non ti dico di più sugli alberi della mia proprietà perché scoprirei l’anonimato che intendo conservare: sono anche un ecologista e penso che tutti dovremmo fare qualcosa per contribuire al benessere del pianeta su cui viviamo anziché strapazzarlo. Io la mia parte l’ho fatta piantando degli alberi d’alto fusto dove prima c’erano solo dei cespugli di rovo, respiro aria buona godendomi la frescura della loro ombra e ogni tanto vado anche a ripulire la spiaggia.
Mi complimento per il tuo lavoro riguardante la traduzione di Virgilio e Ovidio, autori che anch’io apprezzo molto (una volta, in particolare, l’Ars amatoria…) e ti auguro di avere successo anche se ben sai che ‘carmina non dant panem’, ma non sono così preparato per darti il consiglio che mi chiedi.
Ti saluto anch’io molto cordialmente, lieto dell’incontro e augurandomi di non aver troppo annoiato o scandalizzato i lettori di Camminando che avessero incautamente provato a leggermi.